Lo scontro tra Elon Musk e Donald Trump torna a occupare la scena politica americana e il dibattito social. Dopo il rumoroso divorzio tra i due a causa del Big, Beautiful Bill – che secondo il Ceo di Tesla farà aumentare il debito pubblico americano – l’imprenditore si era scusato per aver usato toni accesi nei confronti del presidente USA.

Tra le cose più gravi, lo aveva accusato di essere collegato a Epstein, finanziere suicidatosi nel 2019 in carcere dove si trovava con l’accusa di abusi sessuali e traffico di minorenni. Nelle scorse ore Musk ha detto che, nel momento in cui la legge venisse approvata, darà vita a un nuovo partito americano. La risposta da parte di Trump è arrivata tramite un post su Truth.
La minaccia di Trump a Musk
Uno dei motivi secondo gli analisti per cui Musk ha rotto con Trump è perché la legge al centro dello scontro colpisce l’industria dell’auto elettrica, eliminando i sussidi. «Elon Musk sapeva – ha scritto il tycoon – molto prima di appoggiarmi così fortemente per la presidenza, che ero fortemente contrario all’EV Mandate. È ridicolo ed è sempre stato uno dei punti principali della mia campagna elettorale. Le auto elettriche vanno bene, ma non tutti devono essere obbligati a possederne una».
A quel punto Trump ha rivolto un messaggio al suo ex alleato, che potrebbe suonare come una minaccia neanche troppo velata. «Elon può ricevere più sovvenzioni di qualsiasi altro essere umano nella storia, di gran lunga, e senza sovvenzioni, Elon dovrebbe probabilmente chiudere l’attività e tornare a casa in Sudafrica». A quel punto Trump ha fatto l’elenco: «Niente più lanci di razzi, satelliti o produzione di auto elettriche, e il nostro Paese risparmierebbe una fortuna. Forse dovremmo chiedere a DOGE di dare una bella occhiata a questa situazione? UN BEL PO’ DI SOLDI DA RISPARMIARE!!!».
L’alleanza tra Trump e Musk si è saldata nell’estate 2024, subito dopo il fallito attentato contro l’allora candidato repubblicano a Butler. Il Ceo di Tesla ha donato centinaia di milioni di dollari alla campagna elettore MAGA e in cambio ha ottenuto l’incarico di guida del DOGE, dipartimento che in origine avrebbe dovuto garantire un risparmio alle casse federali di 2 trilioni di dollari. Così non è stato e la situazione è precipitata.