L’idea innovativa di una Travel Tech company: consigli e organizzazione di viaggio da consulenti locali per vivere le città come un vero local
Torneremo a viaggiare. È una frase che sentiamo ripetere spesso in questo periodo, forse più per esorcizzare il momento, ma come lo faremo e quanto cambierà il nostro approccio al viaggio?
Secondo l’ultimo report di Euronews in collaborazione con Globetrender, lo faremo in modo più sostenibile, favorendo le esperienze autentiche e cercando sempre di più un contatto, un dialogo non solo con la terra che visitiamo, ma anche con i suoi abitanti. Perchè chi può farci conoscere meglio un luogo se non gli abitanti del posto?
Ed è proprio da queste intuizioni (e da un viaggio a Cuba nel 2012) che Giampiero Ammaturo inizia a pensare a Holiders, una app per permettere ai viaggiatori di tutto il mondo la pianificazione del viaggio grazie ai consigli di esperti locali, in un modo del tutto innovativo.
“Negli ultimi anni, quando ancora non si sentiva parlare di Covid – racconta Giampiero– il mercato del turismo italiano si è spostato verso viaggi self-made e low-cost. La nascita e la diffusione di nuove piattaforme che permettono di usufruire di esperienze locali, ha spinto sempre di più i viaggiatori a ricercare nei viaggi qualcosa di autentico che solo un locals può conoscere.”
L’idea si concretizza nel 2017 e nel 2019 riceve un finanziamento da parte del Mibac come progetto di interesse socio-culturale che gli ha permesso di realizzare l’app e la parte tecnologica. A dicembre 2020 è stata selezionata anche da Bravo Innovation Hub, l’acceleratore dedicato alle imprese innovative del Mezzogiorno, promosso da Invitalia.
Come funziona Holiders?
La promessa ai suoi utenti è semplice e trasparente: viaggiare in maniera autentica ed al di fuori dei soliti circuiti tradizionali, scoprendo i luoghi attraverso gli occhi di chi li abita.
L’idea che propone Holiders ai viaggiatori è tanto originale quanto audace: sarà infatti il consulente locale di riferimento (l’Holider) a pianificare per intero il viaggio dell’utente.
Chiunque può diventare un consulente locale: chi ha già esperienza nel turismo – come ad esempio guide turistiche, host di case vacanze, travel influencer e travel blogger – o anche semplicemente chi conosce il suo territorio e vuole aggiungere un guadagno extra fornendo consigli di viaggio. Grazie all’integrazione con più 27 milioni di strutture ricettive e 220 compagnie aeree l’utente può completare la sua organizzazione del viaggio direttamente dall’app: non solo voli, treni, autonoleggio, bus, ma anche hotel, case vacanza, bed and breakfast, campeggi, oltre a tour ed attività, musei, ristoranti, bar.
L’idea arriva in viaggio
Nel 2012 ho organizzato un viaggio a Cuba – spiega Giampiero – e pensavo di poterlo organizzare come qualsiasi viaggio in una città europea, ma mi sono reso conto il giorno stesso del mio arrivo, che non avevo valutato tante cose, e quello che mi sarebbe servito di più non era acquistabile: il consiglio di un abitante del posto. La mia fortuna è stata incontrare una persona che poi è diventata il mio punto di riferimento durante tutto il viaggio. Ed è lì che ho inziato a pensare come poter mettere in contatto i “local” con i viaggiatori.”
Giampiero Ammaturo, CEO Holiders
Un viaggio “like a locals” infatti non deve limitarsi alla durata dell’esperienza scelta, ma deve accompagnare il viaggiatore durante tutto il suo percorso turistico.
Holiders permette agli utenti di ricevere consigli su tutto ciò che riguarda il loro viaggio, dove mangiare, come spostarsi, dove alloggiare, cosa vedere, ma non solo, anche suggerimenti su dove ammirare tramonti mozzafiato o poter fare una passeggiata.
La pandemia, lo stop e come ripensare un nuovo turismo
“Dovevamo lanciare Holiders a marzo 2020, poi la pandemia ci ha imposto di rimandare, ma non mi sono mai scoraggiato – commenta Giampiero con un sorriso. – abbiamo utilizzato questo tempo per perfezionare l’app e migliorarla anche su aspetti che prima non potevamo immaginare. Non posso sapere oggi quale sarà il comportamento dei viaggiatori post Covid, sicuramente ci sarà un certo timore all’inizio, e per questo ci sarà bisogno di rassicurazioni in più. Il viaggiatore pretenderà qualità, rassicurazioni e tornerà in auge la figura del mediatore. Con Holiders queste rassicurazioni le potranno dare i locals, chi vive la realtà quotidiana delle mete di viaggio. In questo modo chi conosce il posto potrà dare una mano ai viaggiatori, con informazioni e servizi di qualità”.
Potranno cambiare le modalità e il nostro approccio, ma quando torneremo a viaggiare, facciamolo proprio a partire dall’Italia, dai suoi luoghi più o meno nascosti, per riscoprirli o conoscerli per la prima volta, ne avranno bisogno.