FlyingBasket, tech company altoatesina specializzata nella progettazione e sviluppo di droni cargo per la logistica, ha lanciato un progetto pilota che sfrutta i droni cargo per raggiungere rifugi remoti e non collegati alla rete stradale. In particolare, dall’inizio del programma, sono stati effettuati 21 voli che hanno raggiunto quattro rifugi alpini trasportando oltre una tonnellata di carico. Ecco perchè questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta nel contesto montano italiano.
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Il progetto pilota in Alto Adige
A quote di oltre 3.000 metri per 120 chilogrammi all’ora di materiale trasportato, il progetto pilota promosso dalla provincia di Bolzano e realizzato per la prima volta in Alto Adige ha trasportato sia alimenti delicati – come uova, latte, pane e succo di mela – ma anche materiali ingombranti e pesanti, dagli estintori ai fusti di birra, dai bricchetti di legno all’olio. E nei voli di ritorno ha riportato indietro casse e botti di birra. Tradizionalmente, i rifornimenti dei rifugi avvengono tramite elicotteri, con costi elevati e impatti ambientali significativi ma oggi i droni cargo si candidano come un’alternativa più sostenibile, senza impatto sull’ambiente. Ogni missione è stata completata nell’arco di una sola giornata, con voli compresi tra 2 ore e 40 minuti e poco meno di 5 ore.
L’impatto ambientale
Come si legge su Ildolomiti.it, rispetto ai voli in elicottero, i voli con droni non producono emissioni dirette di CO₂ e comportano costi sensibilmente inferiori, con un risparmio ambientale pari all’assorbimento annuo di 400–630 alberi. Inoltre, consentono forniture più flessibili e frequenti in piccole quantità, ideali per prodotti freschi, riducendo rumore e rischi operativi. «Siamo molto orgogliosi di aver portato a termine con successo questo progetto – dichiara Moritz Moroder, Ceo di FlyingBasket – I droni cargo possono rappresentare una rivoluzione nella logistica alpina: più sostenibili degli elicotteri, più sicuri ed economici, capaci di servire i rifugi senza impattare negativamente sull’ambiente. È un passo importante che rafforza il legame tra innovazione tecnologica e territorio, con l’obiettivo di rendere la montagna sempre più accessibile e rispettata».

