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Aumentano gli alunni disabili ma sono sempre meno i prof di sostegno a tempo indeterminato

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Aumentano gli alunni disabili ma sono sempre meno i prof di sostegno a tempo indeterminato

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I dati del MIUR evidenziano che la quota di docenti con un contratto a tempo indeterminato è pari al 57,3% mentre nel 2001/2002 era di 60,8%

I dati del MIUR evidenziano che la quota di docenti con un contratto a tempo indeterminato è pari al 57,3% mentre nel 2001/2002 era di 60,8%

Scuola
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Alex Corlazzoli
7 giu 2019

Più disabili ma sempre meno docenti di sostegno a tempo indeterminato. E’ quanto esce dal focus presentato in questi giorni dal ministero dell’Istruzione. La quota di docenti con un contratto a tempo indeterminato è pari al 57,3% mentre nel 2001/2002 era di 60,8%.

Tuttavia sono aumentati: il numero di maestri e professori di sostegno risulta pari a 155.977, 16 mila docenti in più rispetto all’anno precedente. Un dato che va di pari passo con l’aumento dei ragazzi disabili: gli alunni con certificazione frequentanti le nostre scuole – statali, paritarie e non paritarie – si sono attestati nell’anno scolastico 2017/2018 a 268.246 unità (3,1%) mostrando un incremento dall’anno precedente di quasi 14.000 allievi.

Quanti sono gli insegnanti di sostegno per classe?

In rapporto al totale dei docenti il contingente del sostegno è passato dall’8,6% nell’anno scolastico 2001/2002 al 17,9% dello scorso anno. Un numero che va osservato nello specifico andando a vedere il rapporto tra il numero di alunni con disabilità e i posti di sostegno. Nel corso dell’ultimo decennio questo rapporto ha registrato una dinamica di progressiva decrescita, attestandosi lo scorso anno sul valore di 1,69 alunni con disabilità per posto di sostegno. Un dato che cambia da regione in regione: nel Nord Ovest si attesta a 1,94; nel Nord Est a 2,01; nel Centro a 1,62 e nel Mezzogiorno a 1,51. In particolare Calabria e Sardegna presentano i valori più contenuti del rapporto tra alunni con disabilità e posti di sostegno, registrando rispettivamente un dato pari a 1,27 e 1,29 appena prima di Molise (1,35), Piemonte (1,27) e Toscana (1,29). Viceversa i valori più elevati li riscontriamo in Liguria (2,61), Friuli Venezia Giulia (2,41) e Lombardia (2,22). Peggiora invece la questione relativa alla tipologia di contratto degli insegnanti di sostegno: la quota di docenti con un contratto a tempo indeterminato è pari al 57,3% mentre nel 2001/2002 era di 60,8%.

Andando ad osservare i numeri relativi agli alunni scopriamo che nella scuola dell’infanzia vi sono 2,1% di bambini disabili; alla primaria il 3,5%; alla secondaria di primo grado il 4,1% e a quella di secondo grado il 3,1%. A livello territoriale si evidenzia una distribuzione disomogenea degli alunni con disabilità tra le varie aree, con notevoli differenze tra le regioni. Mediamente le regioni dell’Italia centrale e del Nord Ovest presentano le percentuali più elevate di alunni con disabilità certificata sul totale dei frequentanti: se nel complesso del sistema scolastico italiano essa è del 3,1%, nel Centro Italia e nel Nord Ovest si attesta al 3,2% rispettivamente con 53.748 alunni con disabilità su un totale di 1.667.396 alunni e con 70.611 alunni con disabilità su un numero di alunni complessivi di circa 2.203.000. Quanto alle regioni meridionali si registrano 99.088 alunni con certificazione su un totale di 3.151.558 frequentanti. Ma chi sono i ragazzi disabili che frequentano le nostre scuole?

Il 96,4% è portatore di una disabilità psicofisica: nello specifico il 68,4% presenta una disabilità intellettiva, il 3,2% motoria e il 24, 8% è portatore di un altro tipo di disabilità. L’1,4% ha problemi con la vista e il 2,3% con l’udito.

 

Tags: #DISABILITA #MIUR
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