L’Argentina è campione del mondo e in molti si saranno commossi di fronte alle immagini del numero 10, Messi, che ha conquistato l’ultimo trofeo della sua immensa carriera. Tra questi c’era anche il commentatore della Rai, LeleAdani, appassionato come pochi e distintosi per citazioni colte tra un gol e l’altro durante i Mondiali in Qatar. Ci è uscita questa introduzione perché non si può non pensare a chi ama il calcio a tal punto quando si ha di fronte un titolo come SoccerStory. Cosa succederebbe infatti a queste persone se, a un certo punto, il gioco del fútbol venisse proibito? Vietato per davvero. Anche soltanto palleggiare in solitaria nel cortile di casa non sarebbe consentito. Una tragedia. Fortuna che è soltanto un videogioco disponibile su NintendoSwitch.
La partenza di Soccer Story ci ha un po’ ricordato l’incipit di RPGolf Legends, titolo che abbiamo testato sulla next gen di Xbox nel quale il nostro avatar doveva salvare un altro sport, il golf appunto. Gli sviluppatori PanicBarn hanno trovato una escamotage narrativo estremo come la messa al bando del pallone per raccontare una storia che ha i suoi messaggi di spessore. Una volta scelto il nostro protagonista, l’eletto o l’eletta, avrà inizio un’avventura per concludere brevi missioni, che non sempre hanno a che vedere col calcio giocato. Il pallone magico è la nostra forza.
SoccerStory -disponibile anche in italiano – non è FIFA, ma neppure Alpaca Ball: Allstars!. Siamo in un RPG con una discreta dose di esplorazione all’interno di un mondo contenuto, ma ben caratterizzato grazie alla pixel art. Non si giocherà sempre all’interno del rettangolo verde: siamo forse nel caso più estremo di calcio da strada, ovvero giocheremo su qualsiasi terreno e in condizioni anche estreme. Alcune scelte di gameplay sono divertenti, con mini sfide e situazioni in cui avremo sempre la palla in mezzo ai piedi. Nel complesso, però, l’esperienza non supera la sufficienza dal nostro punto di vista.
Gli amanti del calcio potrebbero appassionarsi – e farebbero bene – a una storia che critica la società attuale e in particolare il business che ruota attorno al calcio, fatto di petroldollari e freddiaffari. Se però ci hanno insegnato qualcosa le favole (da ultima quella del Marocco), è che alla fine lo sport è davvero in grado di sospendere la realtà per 90 minuti e tenere incollate le persone alle sorti della propria squadra. SoccerStory ha scelto un ruolo non facile nella partita dei titoli calcistici, ma trattandosi di un indie merita comunque il nostro plauso.
Giocare una partita a calcio in SoccerStory non vi entusiasmerà più di tanto. L’anima arcade è evidente, ma più volte ci siamo scontrati con esiti casuali di contrasti e tiri dalla distanza. Ci rendiamo conto che gli sviluppatori non hanno voluto concentrarsi su queste meccaniche, per esplorare nuove frontiere del calcio in console. In parte ci sono riusciti.
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