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C’è un momento, nel percorso di ogni idea, in cui il pensiero chiede spazio alle mani. È il passaggio dalla scintilla alla materia, dal concetto al prototipo: un punto di svolta in cui l’innovazione smette di essere un’intuizione e comincia a prendere forma. È in questo punto della storia che nascono i Garage, i nuovi spazi di Joule – la scuola di Eni per l’impresa – dove le startup possono trasformare la loro visione in realtà tangibile: luoghi pensati per sviluppare, testare e validare soluzioni innovative all’interno di un ambiente industriale aperto all’innovazione, alla collaborazione e alla contaminazione delle idee.
I Garage prendono vita nell’area del Gazometro di Roma dove risiede oltre a Joule anche ROAD – Rome Advanced District, il distretto dell’innovazione che sorge tra le architetture industriali riconvertite del quartiere Ostiense un luogo dalla forte vocazione innovativa , dove la circolazione di idee, competenze e tecnologie crea un terreno fertile per la crescita e il successo delle startup.
Garage è più di uno spazio: è il punto d’incontro tra creatività e concretezza, dove l’innovazione attraversa il confine delle idee per diventare soluzione, esperienza, impatto.

L’evoluzione del modello Joule, tra coworking, formazione e sperimentazione
Oltre al supporto tecnico, alla formazione teorica e al networking con altre startup, mentor e potenziali investitori, Joule aggiunge oggi un tassello fondamentale: laboratori dedicati, dove i giovani imprenditori possono progettare, costruire e sperimentare i propri prototipi in presenza, affiancati dal know-how e dal network di una grande corporate come Eni. Spazi in cui le startup possono installare le proprie strumentazioni e prendersi il tempo necessario per sviluppare i loro progetti.
Gli spazi di Eni Joule all’interno di ROAD rappresentano un punto di incontro tra ricerca, formazione e impresa. Nati per ospitare programmi di accelerazione e percorsi di coworking, hanno favorito la contaminazione tra startup, università, centri di ricerca e funzioni business di Eni. Oggi, con il progetto Garage, l’obiettivo si amplia: creare un ambiente completo che favorisce l’innovazione a 360°, dove alle aule e agli spazi di coworking si affiancano laboratori attrezzati per la sperimentazione pratica.
«Accompagnare le startup lungo tutte le fasi del loro percorso è da sempre una delle missioni di Joule – racconta Alessandro Fazzone, referente del progetto Garage –. Abbiamo creato spazi in cui l’innovazione possa germogliare e crescere. Nel coworking nascono e si alimentano le idee, e nei Joule Garage esse trovano il ponte verso la concretezza del business: qui l’innovazione si mette alla prova, evolve e prende forma».
L’obiettivo, nel medio periodo, è ampliare ulteriormente la cubatura disponibile, integrando nuove aree all’interno del complesso ROAD per rispondere alla crescente domanda delle startup di spazi dedicati alla sperimentazione e all’applicazione pratica dell’innovazione.
Le startup selezionate ricevono in comodato d’uso gratuito lo spazio assegnato, nel rispetto di specifici requisiti assicurativi e di sicurezza, e possono allestire autonomamente i propri laboratori, avvalendosi del supporto tecnico di Eni Joule per dotazioni o esigenze particolari.
L’accesso ai Garage è riservato a imprese che presentano tecnologie potenzialmente sinergiche con Eni, una componente hardware significativa e una presenza continuativa negli spazi di coworking Joule, così da favorire la collaborazione quotidiana e il confronto diretto con i team aziendali.
L’accordo di utilizzo ha durata annuale, con possibilità di rinnovo in base ai risultati raggiunti e alle esigenze reciproche.
Nei Garage di Joule, con Bufaga si respira l’aria del futuro
Tra le realtà oggi presenti nei Joule Garage, Bufaga rappresenta una delle storie rappresentative del progetto: una startup cleantech che sviluppa dispositivi intelligenti capaci di catturare, misurare e riciclare gli inquinanti atmosferici, trasformando l’aria che respiriamo in un’alleata della sostenibilità. Grazie a una tecnologia brevettata, integrata con soluzioni IoT, Bufaga affronta il problema dell’inquinamento urbano e aziendale, rimuovendo particelle nocive come PM2.5 e PM10.
Nei laboratori di Eni Joule, il team di Bufaga ha trovato il contesto ideale per coniugare ricerca, sviluppo e produzione, potendo contare su un ambiente fisico attrezzato e su un network di competenze sempre attivo.
«Per noi il Garage è stato il primo vero laboratorio di ricerca e sviluppo – racconta Federico Roviglioni, Co-founder di Bufaga (gli altri Co-founder sono Serena Mignucci, Giuseppe Spinelli e Simone Cingolani) –. Qui possiamo lavorare in modo integrato sui nostri dispositivi per la purificazione dell’aria e sviluppare nuove funzionalità. Avere uno spazio fisico attrezzato nel Gazometro Ostiense, all’interno del complesso ROAD, ha accelerato i tempi di sviluppo. In questi spazi ci si incontra, ci si confronta con altre startup e con partner industriali, si condividono strumenti, competenze e visioni: è una comunità viva, dove l’innovazione si respira».
All’interno dei Garage, Bufaga riceve un supporto completo che combina mentorship e consulenza personalizzata da parte di Eni Joule, utili per affrontare le sfide imprenditoriali, con un ambiente tecnologico avanzato dove sperimentare soluzioni concrete e perfezionare i propri prototipi. La presenza accanto ad altre startup favorisce inoltre la nascita di sinergie imprenditoriali, lo scambio di know-how e la possibilità di costruire collaborazioni che amplificano il valore del percorso di crescita.
Tra i progetti più innovativi sviluppati, Bufaga ha realizzato un totem per la purificazione dell’aria indoor, basato su filtri HEPA e tecnologia UV-C, oggi in evoluzione verso una piattaforma integrata – Health Station – che offrirà servizi personalizzati di monitoraggio del benessere e della salute ambientale.


