Ne ha parlato ai microfoni del podcast del fratello Jack, scagliando un’accusa non da poco nei confronti di Mark Zuckerberg, il Ceo di Meta. Sam Altman, a capo di OpenAI, ha svelato che l’ex Gruppo Facebook avrebbe avviato una campagna aggressiva di acquisizione di talenti con l’obiettivo di soffiare i migliori alle società competitor. Ha detto che le offerte per spostarsi a Menlo Park hanno raggiunto i 100 milioni di dollari. «Sono davvero felice che, almeno finora, nessuno dei nostri migliori abbia deciso di accettare la sua proposta», ha spiegato riferendosi all’offerta di Zuckerberg.
Che piani ha Mark Zuckerberg sull’AI
Da sempre la strategia di Meta è quella di ampliare il proprio raggio d’azione con importanti acquisizioni. Ha funzionato ad esempio con Instagram e poi WhatsApp. Zuckerberg ha da poco assunto Alexandr Wang, dopo averne acquisito la società per oltre 14 miliardi di dollari. Ora il miliardario americano è impegnato a comporre il team che, stando a TechCrunch, dovrebbe lavorare a poche scrivanie di distanza dal suo ufficio.

In passato ci sono stati tentativi per assumere nomi forti di OpenAI (Noam Brown) e di Google (Koray Kavukcuoglu), ma senza successo. In un mercato così competitivo e caldo come quello dell’AI le società devono essere caute per trattenere da una parte i talenti migliori e dall’altra per tutelare la propria proprietà intellettuale nel caso in cui alcuni dipendenti passino alla concorrenza.
Nel frattempo come abbiamo scritto OpenAI sembrerebbe ai ferri corti con Microsoft, il suo più importante investitore. Ne abbiamo scritto qui. Negli ultimi anni la società è cresciuta – ha raccolto pochi mesi fa un mega round da 40 miliardi di dollari – ma ha anche fatto i conti con dissidi interni, specie ai vertici. Alcuni dipendenti di peso, come l’ex CTO Mira Murati, hanno lasciato l’azienda e si sono lanciati con la propria startup.