Risulta chiaro anche solo osservandolo che l’Asus Zenbook A14 intende essere la risposta del mondo laptop che montano Windows ai MacBook Air di Apple. Bello è davvero bello e sotto la scocca l’hardware è anche di quelli sufficientemente prestanti. La domanda perciò è la seguente: riesce davvero a essere l’alternativa Windows per quelli che non amano il software made in Cupertino?

Asus Zenbook A14 come un MacBook Air?
Chiariamo subito una cosa: il sample ricevuto da Asus che abbiamo avuto modo di testare aveva già diverse prove e recensioni sulle spalle. Probabilmente è stato anche usato nei tour per la stampa: fatto sta che le cerniere che chiudono le due valve erano davvero molli e bastava muovere il device per vedere la parte superiore (quella con lo schermo) richiudersi sulla tastiera. Immaginiamo che acquistandolo nuovo non dia i medesimi problemi, tuttavia ci ha sorpreso che un prodotto così recente fosse pure così malconcio, spia del fatto che lo si debba trattare particolarmente con cura.

Del resto supera anche se di poco i mille euro, perciò nessuno sano di mente se lo porterebbe al mare o anche solo al lavoro sbattacchiandolo qua e là. Comunque sia, appunta sul petto la certificazione MIL-STD-810H, che garantisce resistenza a urti, vibrazioni e condizioni ambientali difficili, perciò devono essere stati i colleghi che lo hanno avuto in redazione in precedenza particolarmente bruschi o zelanti nel valutarne la resistenza. Noi, purtroppo, possiamo documentare solo ciò che abbiamo provato con mano.

Ictu oculi è davvero bellino da vedere, sinuoso e dai materiali premium: è realizzato in ‘ceraluminum’, lega tra alluminio, magnesio e ceramica che oltre a rendere le scocche molto leggere (in tutto pesa appena 980 grammi pur montando un pannello da 14 pollici) trasmette la sensazione di avere per le mani un prodotto di fascia alta.
Tra l’altro sottolineiamo che, rispetto a quanto accade di solito con altri prodotti che puntano all’apparenza tutto su leggerezza e portabilità, questa volta anche l’alimentatore sia davvero piccolo e leggero, praticamente da smartphone. Brava Asus. Scorrendone i bordi troviamo due USB-C 4.0 con supporto alla ricarica e all’uscita video, una HDMI 2.1, un jack audio da 3,5 mm mentre chiude una USB-A 3.2 Gen 2. Non ci si può davvero lamentare.

La tastiera è davvero buona, anche se non siamo fan di quelle a membrana. I tasti sono alti e con una buona corsa, piccini ma sufficientemente distanziati: difficile sbagliarsi, anche perché sono ottimamente retroilluminati. Ciò che invece proprio non ci è piaciuto sono i pulsanti freccia: così piccoli che sarebbe impossibile giocarci in un racing game o in un adventure.
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Il touchpad realizzato in vetro è invece di dimensioni anche eccessivamente generose, ma meglio abbondare, quando si può. Ottimo il riconoscimento di tutte le gesture multi-touch. Peccato però manchi il sensore per il riconoscimento dell’impronta digitale: visto il prezzo ce lo saremmo aspettati.

Ai gamer non piacerà nemmeno il refresh rate dello schermo: inchiodato a 60Hz. A parte questo, comunque, nulla da dire sul display da 14″ OLED da 1920×1200: abbiamo visto risoluzioni più elevate, certo, ma è comunque di buon livello, capace di trasmettere i colori in modo nitido e vivace. Buona anche la luminosità massima, che è di 600 nit in HDR e 400 nit in SDR anche se si avverte la mancanza di un rivestimento anti-riflesso, specie se si lavora in un ufficio con neon o all’esterno.

Se ci volete videogiocare, il nostro consiglio è di collegarlo a un monitor esterno. Dato che l’Asus richiede già un esborso notevole, potreste puntare su qualcosa di più economico, come l’Arzopa Z1FC 144Hz (lo abbiamo recensito qui). Pure il comparto audio è sottotono, nel vero senso della parola, e anche in questo caso ci saremmo attesi uno sforzo maggiore. Anche la webcam, pur da 1080p, non è il massimo della vita.
Per fortuna tutto il resto è invece per lo più soddisfacente. L’Asus Zenbook A14 grazie alla CPU Qualcomm Snapdragon X (architettura ARM, fascia un po’ più bassa rispetto al top di gamma), affiancata da 16 GB di RAM LPDDR5 e da un SSD PCIe 4.0 da 512 GB, capace di raggiungere 6500 MB/s in lettura e 4000 MB/s in scrittura, non ci ha mai dato problemi né videogiocando (lo abbiamo provato con un paio di titoli usciti quest’anno dovendo al più ridurre gli fps a 30) né dovendo montare alcuni video. Tuttavia le due ventole sono davvero rumorose.

Insomma, chi cerca un prodotto per lo studio o per il lavoro in costante movimento e non ha bisogno di schermi grandi, troverà nello Zenbook A14 ciò che stava cercando dato che è davvero comodo, leggero e portatile (nonostante questo ha una batteria notevole, da 70 Wh, che ci ha accompagnato anche per due intere giornate di lavoro prima di dover fare tappa ai box). Lo si porta con sé dimenticando quasi di averlo nello zaino. Però è vero che per 1000 euro si poteva fare di più lato hardware, ottenendo una macchina capace di regalare soddisfazioni anche ai gamer.