Presentato al al Mobile World Congress 2025, Xiaomi Pad 7 ha subito attirato la nostra attenzione non solo per via del pannello, ma anche perché, nella sua configurazione più completa (ovvero con stylus e tastiera), pareva in grado di costituire una ottima alternativa ai classici notebook, permettendo a coloro che cercano un prodotto più leggero per studiare o lavorare in mobilità di affidarsi a un dispositivo Android. Abbiamo avuto modo di provarlo a lungo, come se l’è cavata?

Xiaomi Pad 7, la recensione
Chiariamo subito una cosa onde ingenerare incomprensioni: nella nostra recensione titoliamo su ciò che si può avere sotto i 400 euro perché il prezzo ufficiale di Xiaomi Pad 7 è 399,90 (le offerte, comunque, specie sugli e-commerce maggiori, sono già all’ordine del giorno). Tuttavia questo prezzo si riferisce al modello base, ovvero la configurazione 8GB + 128GB. Per la versione 8+256 occorrerà sborsare 419 euro. In entrambi i casi, acquistando sul sito ufficiale del produttore asiatico avrete in omaggio la Cover che però è solo la variante stand, senza tastiera. Tastiera e stylus, insomma, sono prodotti che al netto di altre offerte andranno acquistati a parte. Fate voi i vostri conti.
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Ciò detto, una volta acceso il nuovo arrivo nella line up Xiaomi è impossibile non restare abbagliati dallo schermo. Anche tra le nostre mani, infatti, ha mantenuto tutte le promesse fatte in sede di MWC25. Non è uno dei visori più grandi sul mercato, anzi, si ferma a 11,2″, ma il display IPS LCD offre una risoluzione 3,2K (2136×3200 pixel) con frequenza di aggiornamento a144Hz, e una luminosità (dichiarata) di picco di 800 nit.

Caratteristiche che lo rendono adatto anche a qualche passatempo videoludico, eventualmente pure al di fuori dalle quattro mura di casa. Complici per altro peso e dimensioni (251,2 x 173,4, spessore di 6,18 mm e un peso di 500 grammi) che vi permetteranno di infilarlo praticamente ovunque, in valigia, nello zaino o persino nella sacca del mare.
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È presente il supporto a HDR10 mentre sul fronte audio abbiamo un sistema audio a quattro altoparlanti con supporto Dolby Atmos con orientamento automatico in base alla posizione del dispositivo. Se insomma stavate cercando un device da portare in vacanza per guarducchiare qualche film o serie in tenda sotto le stelle o distesi sotto l’ombrellone, Xiaomi Pad 7 regala soddisfazioni. Inoltre, non essendo un device da migliaia di euro, non ci saranno particolari patemi se viene sbattacchiato qua e là o entra in contatto con la sabbia.

Anche perché il taglio scelto per la batteria (8850 mAh) garantisce un’autonomia idonea per coloro che desiderano sfruttarlo appieno fuori casa o fuori dall’ufficio mentre la ricarica rapida da 45W permette di raggiungere il 100% in circa 98 minuti. E dato che vacanze è sinonimo di fotografie e video, sappiate che in casi di emergenza potrete ricorrere a una fotocamera posteriore da 13MP con apertura f/2.2 e una frontale da 8MP con campo visivo grandangolare. La registrazione video supporta la risoluzione 4K a 30fps per la camera principale e Full HD per quella frontale. Niente di eclatante ma è comunque una offerta superiore a quella di molti device analoghi.

Il processore Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 3 a 4 nm può gestire facilmente un buon numero di operazioni e diverse app in background. Ogni tanto Android 15 dà qualche problemuccio legato però al sistema operativo e non al prodotto. La domanda perciò è: ci si può lavorare o studiare? Se non avete particolari problemi ad abbandonare, chessò, il Windows del vostro PC fisso, sì, Xiaomi Pad 7 può senz’altro sostituire un laptop almeno per ciò che concerne le funzioni più basiche (scrivere testi, realizzare presentazioni, navigare online, rispondere alle mail) spingendosi anche nell’editing di video.

La tastiera ufficiale Xiaomi Pad 7 / 7 Pro Focus Keyboard non costa affatto poco (249,90 euro, sempre tenendo come riferimento il sito ufficiale) ma è davvero comoda, anche se difetta del layout in italiano (tranquilli: le lettere accentate sono sempre al solito posto, è sufficiente impostare via software la lingua italiana per trovarle sotto simboli diversi: la “è” per esempio si trova digitando “[“, la “à” premendo il taso con l’apostrofo e così via). Purtroppo, come la maggior parte delle tastiere per tablet, non potrà essere usata “sulle proprie gambe” dato che non offre sufficiente stabilità e il device rischierebbe solo di cadervi ripetutamente in terra.

Certo, resta comunque il tema del prezzo: per la tastiera attualmente bisogna investire una cifra superiore alla metà di quella necessaria per l’acquisto di Xiaomi Pad 7, per questo se potete rinunciare al trackpad meglio dirottare i propri soldi sulla Xiaomi Pad 7 / 7 Pro Keyboard che costa 119,90 euro. O eventualmente attendere dei bundle in offerta. Volendo è possibile completare l’esperienza con la Focus Pen, una stylus da 3ms di latenza e con una forza di attivazione di 0g (quando l’angolo tra stilo e tablet è di 90°) da 8192 livelli di sensibilità alla pressione e una frequenza di campionamento del tocco di 240Hz, di gran qualità. Tuttavia costa 99,90 euro.

Insomma, mentre il device in sé è proposto a un prezzo interessante, al netto di offerte e promozioni fare l’en plein significa sborsare una cifra sconsigliabile, tanto più se si pensa che, a quel prezzo è possibile portarsi a casa un discreto laptop. Le offerte però come detto non mancano, dunque non dovreste faticare a reperire tablet + tastiera (la versione ‘non focus’) approfittando di scontistiche appetitose.
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Insomma, Xiaomi Pad 7 si è rivelato un buon pad per lo studio, il lavoro in mobilità e volendo anche lo svago (gaming incluso, merito del buon processore), grazie a un ottimo pannello e a un convincente impianto sonoro. Nulla da dire sull’HyperOS 2 che personalizza l’Android 15 di default e lo fa con la dovuta intelligenza. Sul fronte sicurezza il costruttore cinese promette due anni di aggiornamenti del sistema operativo e tre anni di patch di sicurezza. L’offerta insomma è a dir poco completa.