Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.

Leggi anche: L’AI può essere un rimedio contro il burnout? I robot umanoidi di Figure sostituiranno anche colf e domestici?
Come funziona Cell2Sentence-Scale
I ricercatori di Google e Yale hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale più “avanzato e capace” per analizzare i dati dell’RNA di una singola cellula. Tradizionalmente, i ricercatori studiavano l’RNA su gruppi di milioni di cellule insieme, ottenendo solo una media generale. Ma con le nuove tecniche di single-cell RNA sequencing (scRNA-seq), oggi si può misurare l’attività genica in ogni singola cellula.
Ogni cellula può avere migliaia di geni attivi, quindi ogni esperimento produce milioni di numeri. Collaborando con il laboratorio di David van Dijk, PhD, della Yale University, Google Research ha introdotto una versione iniziale dello strumento, chiamata Cell2Sentence-Scale un modello “addestrato per ‘leggere’ e ‘scrivere’ dati biologici a livello di singola cellula.” Ma i modelli fondamentali saranno in grado di tradurre il linguaggio della vita? I risultati, che saranno descritti in un articolo di prossima pubblicazione, hanno rivelato un potenziale nuovo percorso terapeutico per il cancro. Sarà possibile iniziare a simulare come si comportano le vere cellule umane. In questo modo l’AI smette di essere solo uno strumento di analisi e inizia a diventare un sistema modello per la biologia stessa. Il laboratorio Van Dijk di Yale descrive parte del proprio lavoro come la progettazione di modelli fondamentali su larga scala che apprendono attraverso i livelli biologici dalle singole molecole agli organi interi. Il modello open e le sue risorse sono disponibili i per la comunità scientifica fin da ora.

AI e scienza dell’energia
La collaborazione tra Commonwealth Fusion Systems e Google DeepMind rappresenta uno dei segnali più interessanti dell’incontro tra Intelligenza artificiale e scienza dell’energia. L’obiettivo è ambizioso: utilizzare l’AI non solo come strumento di analisi ma come motore di controllo attivo di un reattore a fusione, capace di mantenere stabile il plasma e migliorare l’efficienza del processo. Sparc è il reattore sperimentale che CFS sta costruendo vicino a Boston. Quando sarà completato, nel 2026, dovrebbe diventare il primo dispositivo a fusione in grado di produrre più energia di quanta ne consuma. Per riuscirci, la startup ha scelto di collaborare con DeepMind, che metterà a disposizione Torax, un software in grado di simulare il comportamento del plasma (lo stato della materia in cui avviene la reazione di fusione ) e di apprendere come mantenerlo stabile nel tempo. L’intelligenza artificiale renderà finalmente realizzabile il sogno della fusione? Il progetto di CFS e DeepMind apre una domanda cruciale: “L’Intelligenza artificiale può davvero realizzare il sogno energetico dell’umanità?” Per decenni, la fusione è rimasta una promessa incompiuta — sempre “a trent’anni di distanza”. Ma ora, per la prima volta, il ritmo dell’innovazione digitale incontra la lentezza della ricerca energetica, creando una convergenza che potrebbe cambiare tutto. Se l’AI riuscirà a controllare in modo autonomo e dinamico il comportamento del plasma, potremmo assistere alla nascita di una nuova generazione di reattori intelligenti, capaci di adattarsi, correggersi e ottimizzare le proprie condizioni di funzionamento senza intervento umano diretto. In questo scenario, l’energia da fusione diventerebbe non solo tecnicamente possibile, ma anche industrialmente scalabile.
Chatbot AI e Google Gemini nelle politiche pubbliche
Alcuni Stati in America stanno usando l’AI per ridefinire nuove linee guida per questa tecnologia. Il Michigan sta collaborando con la società di intelligenza artificiale Syncurrent per collegare i cittadini che richiedono sovvenzioni statali e federali con le opportunità più rilevanti. Nel Maryland, le agenzie statali utilizzano Google Gemini, Microsoft Copilot e Amazon Bedrock per riassumere documenti, redigere testi e condurre ricerche. Un chatbot AI risponde in inglese e spagnolo alle domande delle persone, aiutandole a orientarsi nel programma SUN Bucks, utile per gli studenti al fine di acquistare cibo durante le vacanze estive, quando i pasti scolastici non erano disponibili. Lo Stato dello Utah ha distribuito Google Gemini alla maggior parte dei dipendenti pubblici, e il dipartimento del Commercio usa l’AI per gestire le licenze professionali internazionali.

L’AI diventerà un pilastro strategico delle politiche pubbliche locali, influenzando non solo l’amministrazione, ma anche istruzione, salute, ambiente e sviluppo economico? Nei prossimi anni gli Stati potrebbero diventare veri laboratori di innovazione pubblica, sperimentando modelli di governance e applicazioni dell’AI prima ancora che vengano regolamentati a livello federale. Gli Stati hanno una flessibilità unica nello sperimentare, adottare e fissare regole proprie sull’uso dell’AI, mentre il governo federale è ancora in ritardo sul fronte della legislazione e della regolamentazione. L’integrazione dell’Intelligenza artificiale nei servizi locali porterà a burocrazie più agili e personalizzate, capaci di rispondere in tempo reale ai bisogni dei cittadini.
Il futuro dell’amministrazione pubblica americana
L’amministrazione Trump, con la drastica riduzione della forza lavoro federale dovuta alla chiusura del governo, sta mettendo a rischio i lavori sull’Intelligenza artificiale presso il dipartimento del Commercio. Secondo un documento dell’Office of Management and Budget (OMB), dal 1° ottobre sono stati licenziati circa 600 dipendenti del dipartimento del Commercio.
Queste agenzie sono centrali nell’attuazione del piano d’azione sull’AI della Casa Bianca e sono responsabili di definire standard e riformare i processi di approvvigionamento pubblico. Secondo alcune fonti, l’amministrazione starebbe anche valutando la possibilità di sostituire alcuni processi tecnici interni al Dipartimento con sistemi di AI. Quale sarà il futuro della pubblica amministrazione degli Stati Uniti? Le agenzie tecnologiche del Dipartimento del Commercio avevano già subito forti tagli (“DOGE cuts”) all’inizio dell’anno.
l Dipartimento del Commercio ha una scadenza la prossima settimana per attuare un ordine esecutivo sull’intelligenza artificiale, mentre diverse aziende si stanno preparando a presentare proposte per infrastrutture, strumenti e modelli che il governo dovrà designare come “pacchetti AI prioritari per l’export”.
Se la riduzione della capacità interna continuerà, il rischio sarà quello di un’amministrazione pubblica più dipendente dai fornitori privati e meno capace di definire una propria visione tecnologica.

