Sejil è il nuovo missile a combustibile solido dell’Iran che Il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche ha annunciato di voler impiegare contro Israele. Ma di che missile si tratta e quali vantaggi offre all’Iran nella guerra in corso?
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Che tipo di arma è?
Dopo Fattah 1 c’è un altro missile che l’Iran sta schierando nel conflitto contro Israele, chiamato “Sejil“. Nonostante la sua frequente apparizione nelle parate militari iraniane, sinora è stato nelle retrovie.
Il nome di questa arma deriva da un versetto coranico e il missile è classificato come balistico di superficie, sviluppato interamente all’interno dell’Iran dall’Organizzazione delle Industrie Aerospaziali.
Con una gittata di circa 2mila chilometri, il missile è alimentato a combustibile solido, il che conferisce un vantaggio in termini di rapidità di lancio rispetto ai missili a combustibile liquido.
Inoltre, è manovrabile dentro e fuori l’atmosfera, rendendo difficile l’intercettazione da parte dei sistemi di difesa aerea convenzionali, e l’Iran afferma che può raggiungere un obiettivo in Israele in meno di sette minuti.
Le caratteristiche tecniche di Sejil
Per 25 metri di lunghezza, Sejil ha un diametro di 1,25 metri e pesa circa 2,3 tonnellate. Può trasportare testate fino a 700 kg e, come si legge su Euronews, si ritiene che sia in grado di trasportare testate nucleari.
Il Sejil è apparso per la prima volta in un test sul campo nel 2008, prima che la sua versione migliorata, il Sejil-2, fosse sviluppata nel 2009, dove il design della testata è stato modificato e sono state aggiunte ali di guida per migliorare la precisione.