Sono anni che si parla dell’ipotesi che lo SPID venga messo da parte. Il Governo Meloni ha espresso la propria intenzione di puntare soprattutto sulla Carte di Identità Elettronica (CIE) come chiave d’accesso certificata ai servizi della PA. D’altra parte lo SPID è ad oggi utilizzato da 41 milioni di utenti in Italia con diverse società che hanno introdotto il servizio a pagamento (anni fa era gratuito grazie a fondi pubblici). A queste persone interesseranno dunque gli ultimi aggiornamenti in merito: Assocertificatori ha infatti annunciato l’intesa con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel documento si prolunga la convenzione per la gestione dello SPID per altri cinque anni.

Lo SPID a pagamento? Cosa sappiamo
Come si legge nella nota diramata da Assocertificatori, il tema della sostenibilità economica dello SPID è centrale perché continui a essere offerto dalle aziende (la maggior parte è gestita da Poste Italiane). «I Gestori – riporta il comunicato – hanno ricevuto conferma dell’erogazione dei contributi annunciati dal Governo a sostegno degli investimenti per lo SPID già nel prossimo futuro, ed inoltre della possibilità di introdurre una valorizzazione economica della base utenti secondo logiche di mercato, fattispecie già da tempo perseguibile con la precedente convenzione e solo recentemente perseguita da alcuni gestori».

Di recente abbiamo riportato delle indiscrezioni di un futuro addebito per lo SPID da parte di Poste Italiane. Nella nota si ribadiscono «gli importanti investimenti sostenuti autonomamente dai Gestori nei dieci anni di erogazione del servizio SPID e i costi significativi che il suo mantenimento continua a comportare».
I numeri dello SPID
Il sistema è utilizzato da oltre 40 milioni di utenti e ha registrato più di 1,2 miliardi di autenticazioni effettuate nel 2024. Quest’anno c’è stato un ulteriore incremento nelle identità rilasciate rispetto al 2024 (+52 mila nuove identità settimanali e oltre 630 milioni di accessi nel primo semestre 2025). Secondo le ultime stime dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, la percentuale di popolazione che lo utilizza ha raggiunto l’89%, mentre l’86% degli utenti vi ricorre più volte durante l’anno. La cifra è da primato in Europa secondo Assocertificatori.

Lo SPID a pagamento eviterà le truffe?
Un altro aspetto evidenziato nell’intesa tra le parti riguarda la sicurezza informatica. Le truffe online colpiscono ogni giorno aziende e cittadini: uno dei casi più recenti riguarda gli SPID hackerati da un gruppo di persone ai danni di giovani che non hanno potuto usufruire del bonus cultura da 500 euro, già speso da altri a loro insaputa. Si stima un danno da mezzo milione di euro e sono 15 gli indagati per concorso in frode informatica.
Il rinnovo della convenzione in merito allo SPID è funzionale al potenziamento della sicurezza. «Le Parti hanno concordato l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente, dedicato all’individuazione di misure di miglioramento continuo. Parallelamente, verranno resi disponibili strumenti sviluppati da AgID e dal DTD per consentire ai cittadini di verificare in modo semplice e sicuro gli SPID attivi associati al proprio codice fiscale».

