Che cosa fa un fondo di venture capital? Investe in qualcosa in cui nessuno ha ancora investito e, tendenzialmente, in ciò che l’industry tradizionale non fa, perché pensa che non si possa fare. “Venture” sta proprio a significare il fatto di andare a immaginare delle cose che non sono, oggi, del tutto razionali. Un lavoro concentrato da un lato sull’intuito delle singole persone, dall’altro su un set di competenze che derivano da esperienze molto diverse tra loro, e soprattutto da un costante e continuo monitoraggio del panorama dell’innovazione.

 

Negli ultimi diciotto anni, negli Stati Uniti sono stati investiti circa 800 miliardi di euro in operazioni di venture capital, in Italia 2 miliardi. Ma anche nel nostro Paese qualcosa si sta muovendo: si inizia a capire che il venture capital è un’opportunità di crescita importante.

 

Per analizzare, scandagliare, riflettere sul mondo dei “capitali di ventura” entro e fuori dai confini nazionali, Andrea Di Camillo firma la rubrica Venture Capital Radar, su StartupItalia!, cercando di spiegare perché l’Italia oggi non è la Silicon Valley, ma anche come possiamo cogliere questa opportunità che sempre più si sta concretizzando.

 

Andrea Di Camillo è il fondatore di P101 SGR, uno dei principali fondi di venture capital in Italia.

Con un’esperienza di oltre 20 anni come imprenditore, ha investito in oltre 60 aziende e ha partecipato al lancio di Kiwi I: il primo fondo italiano di VC che ha sostenuto, tra gli altri, l’unicorno Yoox, Tiscali, Venere e eDreams. Già nel 1999 Di Camillo ha co-fondato Vitaminic, pietra miliare della musica in rete, e nel 2006 Banzai, che in breve tempo si è affermata come seconda web company italiana. Nel 2013 ha lanciato P101 SGR, di cui è oggi presidente e amministratore delegato. Nato a Biella nel 1970, ha iniziato il proprio percorso professionale in Olivetti.