L’agenzia governativa americana chiama in causa Zuckerberg per la terza volta. Il colosso dei social network ha 30 giorni per decidere se impugnare la richiesta
La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha accusato Facebook di ingannare i genitori sulla protezione dei bambini e ha proposto di inasprire l’accordo già esistente sulla privacy al fine di vietare la possibilità di fare business con i dati dei minori. Nello specifico, la FTC ha affermato che Facebook avrebbe ingannato i genitori in merito al controllo che questi possono esercitare sull’utilizzo dell’app Messenger Kids. Gli sviluppatori dell’app avrebbero accesso ai dati privati degli utenti, minorenni, violando un accordo del 2019 sulla privacy.
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Cosa chiede la FTC
Le modifiche proposte dalla FTC includono il divieto a Facebook di fare business con i dati raccolti sugli utenti di età inferiore ai 18 anni nell’attività virtuale. Al centro c’è anche la tecnologia di riconoscimento facciale, che dovrebbe estendere una serie di limitazioni non meglio specificate. Secondo quanto si apprende dal media Reuters, Meta, che detiene anche il social Instagram, fa affidamento su annunci digitali mirati sulla base dei dati personali dei suoi utenti per oltre il 98% delle sue entrate.
In una dichiarazione, Meta ha affermato che l’azione della FTC è stata «una trovata politica» e che la stessa agenzia non avrebbe agito contro altre società, come la cinese TikTok. Adesso Zuckerberg ha a disposizione 30 giorni per rispondere alle richieste della Federal Trade Commission. Tra gli scenari che possono aprirsi, Meta potrebbe anche scegliere di impugnare la decisione della commissione dinanzi a una corte d’appello.
I precedenti
Non è la prima volta che la FTC richiama il colosso dei social per violazioni della privacy. Già due volte, infatti, nel 2012 e nel 2020, Facebook era stata chiamata in causa dall’agenzia governativa statunitense. Nel 2019, l’azienda di Zuckerberg pagò una multa record di 5 miliardi di dollari per risolvere le accuse di aver violato l’ordine di consenso del 2012, ingannando gli utenti sul potere di controllo dei propri dati personali. La FTC è di nuovo entrata in gioco nel 2020, con la richiesta a un tribunale federale di ordinare a Facebook la vendita Instagram, che ha acquistato per 1 miliardo di dollari nel 2012, e di WhatsApp, acquistato per 19 miliardi di dollari nel 2014. Questo caso è ancora in corso.