Autore: Federico Turrisi

L’obiettivo dell’ultima Live Demo realizzata da SMACT Competence Center è quello di mostrare come l’innovazione digitale si possa integrare nel settore agroalimentare. Nello spazio di tremila metri quadrati inaugurato alla fiera di Padova si va dalla coltivazione in una serra intelligente alla produzione di pane e birra con l’ausilio di sensori e cloud

La particolarità del vaccino Covifenz sviluppato dalla casa farmaceutica Medicago, che ha sede a Quebec City, è quella di sfruttare la tecnologia VLP (virus-like proteins): vengono cioè fatte crescere all’interno di una pianta affine al tabacco delle particelle pseudovirus che sono in grado di mimare il comportamento della proteina Spike ma non sono infettive, dal momento che non contengono materiale genetico virale.

Grazie all’analisi dei Big Data, i sistemi di supporto alle decisioni (Dss) sono in grado di fornire informazioni strategiche su un determinato terreno e permettono all’agricoltore di intervenire in maniera rapida e precisa, per esempio di fronte a una condizione di stress idrico o a un attacco fungino, ottimizzando così l’uso delle risorse. Un esempio è offerto dalla piattaforma Cropwise messa a punto da Syngenta

L’agricoltura è la prima a risentire degli effetti del cambiamento climatico, ma è anche responsabile di circa il 7% delle emissioni di gas serra in Italia (dati Ispra). Tra le azioni di mitigazione il carbon farming si rivela una delle più interessanti, permettendo agli agricoltori di trarre guadagno dalla cessione dei crediti di carbonio. Ma occorre sviluppare degli schemi per misurare con precisione i risultati ottenuti.

Le aziende del settore agroalimentare si interessano alla blockchain soprattutto per una questione di marketing: nel caso della pasta, per esempio, si possono valorizzare la qualità della materia prima e il saper fare italiano. Ma i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa tecnologia si collegano anche a una gestione più efficiente della supply chain