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PayPal lancia i pagamenti con codice QR. Utili a favorire il distanziamento fisico delle persone quando fanno acquisti in piccoli negozi o dagli artigiani. Ma non solo. Un modo “touch free” per ricevere e accettare pagamenti in grado di limitare il contatto fisico facendo fuori contanti, ricevute e altre interazioni faccia a faccia. Insomma, metro e mezzo di distanza garantito.

Cos’è il QR Code

In un periodo in cui le piccole imprese, dai ristoranti ai venditori al dettaglio, e persino le aziende di servizi, cercano un modo per accettare i pagamenti mantenendo una distanza di sicurezza dai loro clienti, i codici QR si stanno rapidamente affermando come la risposta a queste nuove esigenze” spiega una nota del colosso dei pagamenti. Il Quick-Response Code è, come noto, un codice a barre bidimensionale che può essere scansionato con la fotocamera degli smartphone più recenti o tramite un’app dedicata alla lettura di questo tipo di codici. Una volta “acquisito”, il codice QR reindirizza l’utente verso un sito web o un’app. In questo caso il suo conto PayPal con il beneficiario già impostato. A quel punto, non rimarrà che inserire l’importo dovuto. Un po’ come capita con applicazioni tipo Satispay, dove invece del codice bisogna cercare l’esercizio in base alla geolocalizzazione: solo che in questo caso il commerciante non deve abilitare alcunché e il consumatore non deve aver collegato un Iban e attivato il proprio account sull’app.

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I pagamenti con il codice QR di PayPal consentono ai piccoli commercianti e ai venditori occasionali di ricevere gli importi in negozio o di persona con PayPal, semplicemente mostrando il proprio codice QR ai consumatori, in modo che questi lo possano scansionare per completare il pagamento sul posto” continua PayPal. Quel codice, che è lo stesso per tutte le transazioni, può essere banalmente stampato e affisso in vetrina o di fronte alla cassa.

Dove collocarlo

Secondo PayPal il codice QR è ideale per i piccoli commercianti, i venditori occasionali, le aziende che offrono consegne a domicilio o ritiri, come i ristoranti e i bar, e per le imprese basate su servizi, quali giardinieri, manutentori e babysitter. Come detto, all’azienda non occorre alcun dispositivo e a chi paga basta l’applicazione di PayPal con un conto volendo anche vuoto, basta che vi sia collegata una carta di credito o debito a cui attingere.

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Il codice QR, come detto, può essere affisso nella vetrina o alla cassa di un negozio, può essere allegato ai pacchi per i servizi di ritiro o di consegna, per rimanere a distanza di sicurezza dal fattorino (e potendo anche includere una mancia). Il tutto senza condividere alcuna informazione bancaria: senza pin da inserire, ricevute, terminali Pos ma anche senza carte e portafogli.

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Come funziona

Il funzionamento, come detto, è basilare: le pmi e i venditori occasionali potranno creare, stampare e condividere un codice QR unico per la propria attività. Lo stesso da usare per gli acquisti di tutti clienti: non è quindi necessario creare un codice separato per ogni transazione. Dopo avere scansionato il codice QR, i consumatori saranno indirizzati a PayPal e, una volta effettuato il login, dovranno solo inserire l’importo da pagare, selezionare la fonte di finanziamento – come un conto bancario, una carta di credito o di debito – e completare il pagamento. PayPal non applicherà nessuna tassa di transazione per questo genere di pagamenti fino al 13 settembre prossimo. In seguito verrà applicata una tariffa ridotta dello 0,50 % + 0,20 € per transazione.