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I pagamenti con smartphone in negozio sono cresciuti del 140% nel 2020, spiega Nexi. Trainando di fatto la crescita di un comparto che in Italia, secondo i dati diffusi oggi dal Politecnico di Milano, è aumentato complessivamente dell’80% raggiungendo un valore vicino ai 3,5 miliardi di euro.

app per pagare con smartphone COMPRESSA

L’84% di questo importo, pari a quasi 3 miliardi di euro, è stato generato dagli acquisti effettuati con applicazioni che prevedono la virtualizzazione della carta nello smartphone – Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay e altri – “confermando – spiega il colosso dei pagamenti – come queste soluzioni siano sempre le più diffuse e le più utilizzate per gli acquisti in negozio tramite cellulare. Si tratta di un trend che trova conferma anche nella crescita del 57% delle carte Nexi registrate su app di pagamento mobile, come Apple Pay, Samsung Pay o Google Pay”.

L’incremento più sostenuto si è verificato nel corso del primo semestre del 2020 (+177%), con picchi di oltre +230% durante la prima fase della pandemia, a riprova di come queste soluzioni siano state preferite anche per mantenere il distanziamento sociale al momento dell’arrivo in cassa. Consistente anche l’aumento di utilizzo registrato da Yap, l’app di mobile payments di Nexi dedicata agli under 30: +185% i volumi complessivi lo scorso dicembre e, in particolare, +263% di speso nei negozi fisici.

L’aumento del transato via contactless

Secondo i dati del Politecnico di Milano l’aumento del transato via contactless è stato del 29%: infatti le transazioni contactless effettuate con carte Nexi a fine 2020 rappresentano il 45% del totale transazioni, in aumento rispetto al 38% medio registrato prima dell’emergenza sanitaria. Nexi attraverso la sua tecnologia connette banche, punti vendita e cittadini servendo circa 900mila commercianti, gestendo con le banche partner circa 43 milioni di carte di pagamento, gestendo 12.800 Atm, 480mila postazioni di e-banking e circa 900 milioni di transazioni nei servizi di clearing.

nexi fitbit

Lo smartphone, infine, viene utilizzato sempre più frequentemente anche dagli esercenti per concludere vendite a distanza, in particolare grazie a soluzioni come Pay By Link, il servizio di Nexi che consente di usare la posta elettronica, Whatsapp, l’sms o i canali social per inviare ai propri clienti un link di pagamento, cliccando il quale si viene reindirizzati su un portale in cui è possibile inserire i dati per il pagamento.

Cresce anche Satispay

Anche Satispay ha colto l’occasione della diffusione dello studio del Politecnico per diffondere i propri dati: “Se infatti la chiusura quasi totale di attività commerciali, uffici e servizi non strettamente necessari vissuta durante i mesi di marzo e aprile ha certamente frenato il mondo delle transazioni, Satispay si è dimostrato un importante alleato sia per i cittadini, che in queste prime fasi di forte difficoltà si sono avvicinati ai pagamenti digitali, sia per gli esercenti – spiega una nota – la velocità di adattamento e di reazione a una situazione imprevedibile come la pandemia ha permesso a Satispay di offrire in tempo record servizi alternativi di delivery come “Consegna e Ritiro”, creato per sostenere i piccoli commercianti nel mantenere l’attività nonostante il forzato rallentamento”.

Sistemi non Nfc a 500 milioni di euro

Recuperando i dati sul volume transato attraverso smartphone e dispositivi indossabili, cioè i 3,4 miliardi già visti sopra, il gruppo fondato e guidato da Alberto Dalmasso spiega che il volume attraverso sistemi non NFC (quindi non collegati al modello tradizionale delle carte di credito come quelli offerti da Big Tech), si attesta nel 2020 a 500 milioni di euro, di cui circa il 60% (pari a circa 300 milioni di euro) è passato proprio da Satispay attraverso 20 milioni di pagamenti, che rappresenta il 67% del totale del segmento in esame. Nonostante il forte impatto sulle aperture degli esercizi commerciali durante i lockdown i dati registrati evidenziano la forte crescita del gruppo, che su volume e numero di pagamenti ha riportato un incremento rispettivo del 58% e del 60% rispetto al 2019.

Alberto Damasso Ceo Satispay

Nel complesso, il volume totale dei pagamenti è cresciuto dell’81% rispetto al 2019, passando da 323 milioni a 585 milioni complessivi transati al 31 dicembre 2020, includendo oltre ai pagamenti in negozio quelli online e i servizi come ricariche telefoniche, bollettini, pagoPA, bollo auto e moto, oltre che il P2P, per un totale di oltre 31,1 milioni di transazioni effettuate. Verso il modello di una Super App finanziaria a tutto tondo.

Satispay distributori automatici

Per Satispay  il 2020 si è inoltre concluso con un round internazionale di finanziamenti di serie C dal valore complessivo di circa 93 milioni di euro (68 milioni di capitale risultanti dall’acquisto di azioni di nuova emissione e 25 dall’acquisto di quote in capo a precedenti investitori che hanno lasciato spazio a soggetti in grado di sostenere la crescita internazionale) che sommato ai 42 milioni dei precedenti round di serie A e B, ha portato Satispay a raggiungere complessivamente 110 milioni di investimenti raccolti dalla nascita nel 2013.