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Come accaduto negli Stati Uniti poco tempo fa, e dunque come prevedibile, Netflix ritocca al rialzo anche gli abbonamenti italiani. Quello più economico da 7,99 euro al mese rimane fisso alla tariffa decisa nell’ottobre 2015, all’epoca dello sbarco nel nostro Paese. Salgono tuttavia gli altri due: quello con due schermi in contemporanea e risoluzione HD, che passa da 10,99 a 11,99 euro, e il profilo massimo con quattro schermi in contemporanea, che tocca i significativi 15,99 euro da 13,99. Dunque si cresce di un euro nel primo caso e di due nel secondo.

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Quando scatteranno gli aumenti?

Gli aggravi saranno applicati immediatamente a tutti i nuovi utenti mentre chi è già iscritto riceverà una notifica sia via e-mail che all’interno dell’applicazione un mese prima dell’effettiva applicazione del rialzo.

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Come racconta Bruno Ruffilli sulla Stampa, l’offerta rimane la medesima. Dunque il piano base in qualità standard e come si spiegava su un unico schermo. Il secondo in Full HD e il terzo, laddove reso possibile dalla connessione, in UltraHD, perfetto per chi abbia tv ovviamente 4K e magari un nucleo familiare numeroso e pretenzioso.

Il periodo di prova: ma quanto dura?

C’è qualche novità anche sul periodo gratuito di prova, eliminato ad aprile. Il gruppo sta effettuando una serie di test e non è detto né che venga ripristinato né che, in quel caso, la durata sia di nuovo di 30 giorni per tutti: si va, come ha notato Hd Blog in una serie di prove, da 7 a 14 giorni fino al classico mese pieno. O anche, in altri casi, nessun periodo gratuito. Insomma, anche sotto il profilo della prova c’è fermento.

L’aumento dell’abbonamento risponde ovviamente anche a un incremento degli investimenti per le produzioni originali (oltre che a un inizio di preoccupazione per la pirateria e la condivisione selvaggia degli abbonamenti). Ormai su Netflix ce ne sono molte anche italiane, da Suburra, che giungerà alla terza stagione (foto in alto con Federica Sabatini), fino a Baby (seconda) passando per il reboot di Tre metri sopra il cielo, Fedeltà tratto dal romanzo finalista al premio Strega (e Strega Giovani) Marco Missiroli, la serie in costume Luna nera e molti altri titoli. Senza dimenticare le coproduzioni internazionali.

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Gli investimenti in Italia e nel mondo

Nel complesso, Netflix intende investire 200 milioni di euro in tre anni in Italia. Lo ha spiegato lo scorso aprile Kelly Luegenbiehl, vicepresidente degli International Originals per Europa, Medio Oriente ed Africa. Intanto, lo scorso anno le produzioni citate hanno già dato lavoro a 9mila persone, 50mila in Europa. Su scala globale, il colosso guidato da Reed Hastings ha messo sul piatto 8 miliardi di dollari nel 2018 e per quest’anno la cifra dovrebbe salire a 15 miliardi. La stragrande maggioranza dei quali dedicati ovviamente a produzioni made in Usa. Intanto sono in arrivo la terza stagione del fenomeno Stranger Things, quella di The Crown e la seconda delle controversa La casa di carta. Anche in questo caso, senza dimenticare l’impegno cinematografico, basti pensare al Leone d’Oro allo scorso festival di Venezia con Roma di Alfonso Cuaron.