Ilya Sutskever, a lungo chief scientist officer di OpenAI, ha annunciato l’addio alla società guidata da Sam Altman, poche ore dopo l’evento del 14 maggio durante il quale è stato presentato il software GPT-4o. Membro del team di fondatori della startup nel 2016, è stato per quasi dieci anni uno dei nomi più importanti del settore dell’intelligenza artificiale americana. «La traiettoria dell’azienda è stata a dir poco miracolosa e sono fiducioso che OpenAI costruirà un’AGI sicura e vantaggiosa», ha commentato in un post pubblicato sul proprio profilo X. Ilya Sutskever (al centro del gruppo nella foto d’apertura) si occuperà ora di un nuovo progetto di cui darà informazioni «a tempo debito».
Che ruolo ha avuto Ilya Sutskever nel licenziamento di Altman da Ceo?
«Ilya è senza dubbio una delle più grandi menti della nostra generazione, una luce guida nel nostro campo e un caro amico. OpenAI non sarebbe quello che è senza di lui». Così il Ceo Sam Altman ha commentato la notizia, anche se come fa notare TechCrunch l’addio andrebbe letto alla luce di quanto accaduto nel novembre 2023, quando il consiglio di amministrazione della società aveva deciso di licenziare Sam Altman da amministratore delegato.
Reintegrato nel giro di un weekend, grazie soprattutto all’intervento di Microsoft (che ha investito nell’ex startup oltre 10 miliardi di dollari), Sam Altman era tornato al timone stabilendo nuove condizioni, a partire dal rinnovo del board. Poco prima del licenziamento, Ilya Sutskever era stato tra coloro che si erano opposti alla strategia del Ceo di accelerare il rilascio di prodotti di intelligenza artificiale: il suo timore riguardava soprattutto il livello di sicurezza della tecnologia. La ragione principale del licenziamento di Altman era stata la sua scarsa trasparenza.
Chi è Ilya Sutskever
Ilya Sutskever non faceva più parte da mesi del board di OpenAI. Prima di entrare in azienda aveva fatto esperienza in Google Brain, una delle divisioni di Big G legate all’intelligenza artificiale. Con un dottorato all’Università di Toronto in computer science, ha lavorato insieme a uno dei luminari dell’AI, Geoffrey Hinton.
Al netto delle frasi di cortesia e di stima, emerge un quadro di profondo disaccordo tra Sutskever e OpenAI. Dopo il ritorno di Altman a Ceo il co-founder non sarebbe mai più tornato al lavoro e, nei fatti, il direttore della ricerca Jakub Pachocki lo avrebbe sostituito come chief scientist officer già dal novembre scorso.
Uno dei post che ha fatto più discutere di Ilya Sutskever è stato quello pubblicato il 7 ottobre 2023: l’ormai ex dipendente di OpenAI spiegava ai follower che chi dà valore all’intelligenza al di sopra di ogni altra qualità umana vivrà tempi bui. Un indizio su una ipotetica brutta piega degli sviluppi interni di OpenAI?