Lanciata nel 2016, dopo due anni di test interno, Workplace è stata per anni la soluzione offerta da Meta per le comunicazioni aziendali, sul modello di altri software come Slack. Come si legge su TechCrunch, testata che ha riportato per prima la notizia, la multinazionale guidata da Mark Zuckerberg ha deciso di chiudere la divisione. Non si tratta però di uno stop con effetto immediato, dal momento che per tutti i clienti, dalle startup alle multinazionali, sarà ora necessaria un’ampia finestra temporale per recuperare materiale caricato, scambiato e inviato prima che il software si spenga del tutto.
Cosa serve sapere sulla chiusura di Workplace
Workplace non chiude dunque subito, ma rimarrà operativo per i clienti fino al 31 agosto 2025 e dal settembre 2024 è perfino previsto uno sconto del 50% per chi vorrà utilizzare il sistema di comunicazione aziendale. Il sipario calerà definitivamente a maggio 2026, dopo un periodo di tempo in cui le persone potranno accedere al programma soltanto in modalità lettura. In origine si chiamava Facebook @ Work, una soluzione proposta per competere (senza successo) con altre aziende del calibro di Microsoft e Slack.
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«Stiamo abbandonando Workplace per poterci concentrare sulla costruzione di tecnologie AI e di metaverso che riteniamo possano rimodellare radicalmente il modo in cui lavoriamo. Nei prossimi due anni offriremo ai clienti la possibilità di passare al prodotto Workvivo di Zoom, l’unico partner privilegiato di Meta per la migrazione». Questo è quanto ha fatto sapere una fonte anonima interna al Gruppo.
In arrivo licenziamenti?
Workplace è stata presentata finora come il Facebook per le aziende ed è disponibile (ancora per qualche anno) pure in Italia. Non è chiaro se la chiusura del progetto impatterà o meno sul tema occupazionale: pur essendo il 2024 meno doloroso (ma non troppo) rispetto al 2023 per quanto riguarda i licenziamenti nel settore tecnologico, le ultime settimane sono state caratterizzate da importanti annunci di layoff (il più corposo è stato quello di Tesla: 14mila dipendenti).
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Pur registrando un’ultima trimestrale superiore alle attese (oltre 36 miliardi di fatturato, quasi +30% rispetto all’anno precedente), la Big Tech ha comunicato che ci si aspettano ancora perdite operative in arrivo dal fronte Reality Labs (la divisione ha bruciato 16 miliardi di dollari nel 2023). La società di Zuckerberg rimane concentrata sull’intelligenza artificiale, sui visori e sul metaverso, investendo miliardi anche nel settore dei chip.
Da realtà verticale sui social, il gigante di Menlo Park sta allargando il proprio focus verso altri settori per competere con OpenAI sul fronte dei LLM e dell’intelligenza artificiale, e con Apple su quello dei visori di realtà aumentata e virtuale. Lo stesso Mark Zuckerberg, un tempo timido e introverso, si sta esponendo da anni con Reel e story in cui racconta i piani della multinazionale.