Un nuovo episodio targato Starni Games. Questa volta si combatte per la Germania nazista o per l’URSS
In vista dell’uscita in Italia di Oppenheimer, il film diretto da Christopher Nolan, sono tante le occasioni per riprendere in mano contenuti formativi sulla storia della Seconda Guerra Mondiale. Il conflitto che ha segnato il Novecento, chiusosi tragicamente con le bombe atomiche americane fatte esplodere sul Giappone, ha ispirato libri, romanzi, serie tv e, ovviamente, videogiochi. In console e su PC non sempre si hanno materiali fedeli dal punto di vista storiografico, ma la curiosità vien giocando. Strategic Mind: Fight for Dominance, titolo disponibile su Xbox e su Steam, è sviluppato dalla software house ucraina Starni Games, che su questo genere ha costruito la saga Strategic Mind.
Strategic Mind: Fight for Dominance offre la possibilità al gamer di combattere per due Paesi contrapposti nel secondo conflitto mondiale: Germania nazista e Unione Sovietica. Il titolo si propone come un’avventura guidata da una ricostruzione fedele degli eventi, arricchita da cinematiche sulle quali esprimeremo tra un attimo qualche considerazione in più. I vari ambienti di gioco, composti da esagoni che formano la scacchiera su cui muovere il nostro esercito, spaziano dall’Europa, all’Africa fino all’Asia.
La visuale dall’alto non poteva certo mancare per aver sotto controllo le forze in campo. In Strategic Mind: Fight for Dominance l’obiettivo non è soltanto avanzare e sparare, ma anche occuparsi delle catene di rifornimenti, per evitare che mezzi e uomini finiscano isolati senza manco un proiettile. Gli scenari di gioco variano, da zone più montuose ad altre pianeggianti, in campo aperto. Ogni esagono rappresenta un’unità di territorio, come un pezzo di città o di terreno adatto a un’operazione militare per sorprendere le forze avversarie, avanzando tramite esploratori.
Per quanto riguarda le cinematiche, come anticipato, le intenzioni erano lodevoli ed è sacrosanto l’obiettivo di rendere Strategic Mind una saga coinvolgente e interessante dal punto di vista narrativo. Purtroppo problemi di doppiaggio e una grafica non eccellente restituiscono la sensazione di grandi uomini della storia che si muovono e atteggiano in maniera buffa, e decisamente poco convincente.