Tra le 10 startup accelerate da Hubble in Nana Bianca, il portale vuole avvicinare inquilini e proprietari senza i costi delle agenzie
Le fregature sugli affitti sono dietro l’angolo, soprattutto per gli studenti che a volte in una nuova città possono inciampare in truffe, magari inviando un bonifico senza aver visto prima l’appartamento. Le stanze sono un disastro, o magari non combaciano con le immagini trovate online. Tutte noie che si potrebbero evitare con una visita, di persona o virtuale sul proprio smartphone, facilitata e programmata da un portale che connette fra loro i privati senza la mediazione delle agenzie. Roomless è una delle 10 startup selezionate nel quinto batch di Hubble, il programma di venture building di Nana Bianca, Fondazione CR Firenze e Fondazione per la ricerca e innovazione dell’Università di Firenze.
Cosa fa Roomless?
Roomless è stata fondata a Lucca nel 2017 da Francesco Martini, Riccardo Matteoni e Andrea Primaverili, tutti under 30. «È una piattaforma specializzata, dedicata ad affitti per persone che vivono davvero le città – spiega Francesco – Il nostro target sono soprattutto gli studenti universitari e i lavoratori fuorisede». In un settore come quello degli affitti, già maturo e affollato di soluzioni online, l’obiettivo di Roomless è quello di venire incontro alle esigenze tanto di chi affitta, quando di chi cerca un appartamento, alleggerendo i costi e tutelando chi è appena arrivato in città e ancora deve orientarsi.
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«Il proprietario – aggiunge Riccardo – pubblica sul sito la propria abitazione e, utilizzando il calendario digitale Roomless, indica le proprie disponibilità per accogliere un possibile nuovo inquilino. A quel punto chi è interessato può prenotare un tour della struttura e andarci di persona. Oppure, la visita può essere fatta grazie al live streaming». In sostanza il proprietario fa un giro della casa facendo una semplice videochiamata – presto il servizio sarà tutto interno al portale – in cui accompagna l’ospite nell’appartamento. Ogni casa avrà comunque le recensioni lasciate da tutte le persone che l’hanno visitata. Il costo di ogni visita è di 10 euro, mentre per chi affitta non ci sono costi.
Sicurezza e assistenza
Grazie al programma di accelerazione di Nana Bianca, Roomless investirà in marketing e sviluppo della tecnologia. Ma i prossimi obiettivi, per espandersi in Italia e all’estero, richiederanno aumento di capitale fino a 300mila euro. «Siamo in una fase di lancio – raccontano dalla startup – e siamo già online a Milano, Pisa e Firenze. Dal 2020 puntiamo ad avere già un buon numero di iscritti». Ma come attrarli? « Questo sistema è molto utile, ad esempio, per gli studenti Erasmus che vengono a studiare in Italia. Non soltanto diamo la possibilità di visitare l’appartamento: se c’è l’accordo tra i privati a quel punto l’app dà la possibilità di bloccare la casa ed effettuare il primo bonifico».
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Ma, se la visita è stata fatta in live streaming, Roomless esce ancora di scena. «Per garantire la sicurezza, noi blocchiamo questi soldi fino a che il nuovo inquilino non arriva alla sua nuova casa e ci conferma che è proprio come l’ha vista online. Facciamo da garanti». Tanto che, in caso di necessità, durante una visita virtuale di una casa è possibile attivare la chiamata al team di Roomless che potrà aiutare ad esempio uno studente straniero ancora in difficoltà con la lingua a sentirsi sicuro e ben informato. In altre parole, a casa.