Da Bruxelles il commissario all’Economia Gentiloni precisa: «Questa crisi riguarda tutti. Avremo conseguenze economiche enormi per tutti i paesi europei. Coronabond? La struttura più adatta a lanciarli è il Fondo salva Stati. Sintonia con Conte»
L’Italia non dovrà essere lasciata sola dal Club europeo. A dirlo, con inusuale vigore, il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, che parlando stamani in televisione ha avvertito che se l’Unione europea abbandona l’Italia, l’Ue “non si riprenderà” più. L’esponente del governo francese ha sottolineato con fermezza che Bruxelles non dovrà lasciare indietro nessuno, né ora né, soprattutto, dopo, durante l’immancabile crisi economica che seguirà alla pandemia da Coronavirus.
Le Maire: “Non diciamo all’Italia cavatela da sola”
Intervistato dall’all news La Chaîne Info – Lci, Le Maire ha lanciato un appello ai Paesi Ue: “Ora più che mai dobbiamo dimostrare di essere uniti” per far fronte alla crisi del Coronavirus. Il ministro delle Finanze francese ha poi ribadito la necessità di non lasciare nessuno indietro, soprattutto chi è in prima linea nella lotta al Covid-19. “Se sarà ‘ognun per sé’ – ha ammonito il ministro -, se si abbandonano alcuni Stati, se per esempio si dice all’Italia ‘cavatevela da soli’, l’Europa non si riprenderà”.
Il ministro delle Finanze Bruno Le Maire
Gentiloni: “La pandemia renderà necessari strumenti innovativi”
Intanto, il il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ospite a Radio Anch’io su Radio1 è tornato a parlare di uno dei temi su cui il governo italiano sta maggiormente incalzando l’Unione europea per avere finanziamenti idonei a superare la crisi economica: i Coronabond o Coronavirus bond. Gentiloni ha detto che nulla è stato ancora deciso a Bruxelles (storicamente, i Paesi del Nord non hanno mai accettato l’idea degli Eurobond).
#COVID19 ?@PaoloGentiloni a @radioanchio: “Questa crisi riguarda tutti. Avremo conseguenze economiche enormi per tutti i paesi europei.#coronabond? La struttura più adatta a lanciarli è il Fondo salva Stati. È una discussione che deve andare avanti”https://t.co/WyTS5MMDX9
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) March 20, 2020
Tuttavia, il commissario all’Economia ha lasciato la porta aperta a più di una speranza: “l’evoluzione della pandemia”, ha detto Gentiloni, renderà necessari strumenti finanziari “innovativi”. “I coronabond”, ha aggiunto, “devono essere lanciati da strutture finanziarie perché sono operazioni di mercato, sono dei titoli finanziari europei, e la struttura più adatta è il Fondo salva Stati, il Mes, e questo coincide con l’opinione del Primo ministro Conte. Non ci sono ancora, è inutile dire cose che non sono ancora nelle decisioni che sono state prese, è una discussione che deve andare avanti. Temo che con l’evoluzione della pandemia aumenterà anche la consapevolezza da parte di tutti della necessità di reagire con strumenti innovativi anche sul piano finanziario”.
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Gentiloni: “Avremo conseguenze economiche enormi”
Gentiloni ha sottolineato che “avremo delle conseguenze economiche enormi per tutti i Paesi europei, la dimensione della necessità di una risposta comune non è ancora completamente adeguata, però riconosciamo anche che sono stati fatti dei passi avanti straordinari. Se rispondiamo in ordine sparso rischiamo una crisi dell’Unione europea, ma se invece coordiniamo la nostra risposta, se facciamo della Bce l’unico scudo possibile sul piano finanziario, se cambiamo e adeguiamo le nostre regole, allora c’è da essere ottimisti sul progetto europeo”.