Lo annunciano fonti di stampa tedesche. La manovra complessivamente dovrebbe valere oltre 100 miliardi di euro
Il governo tedesco sarebbe al lavoro su di una maxi manovra da 100 miliardi di euro per attutire i colpi della crisi economica dovuta all’imperversare del Coronavirus. Lo riferisce il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt. Di questi, almeno 50 dovrebbero essere destinate alle PMI. Dovrebbe trattarsi della prima tranche di aiuti da 550 miliardi che la Germania ha promesso qualche giorno fa alla sua popolazione.
Il maxi piano di aiuti della Germania
La manovra, che dovrebbe avere un importo complessivo attorno ai 100 miliardi, sarà interamente finanziata a debito e dovrebbe essere approvata lunedì dal Governo federale. La metà dei fondi previsti dovrebbe essere versata in un fondo di emergenza destinato alle piccole e medie imprese tedesche.
La Germania per far ciò, spiega il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt, dovrà operare una deroga alla regola costituzionale che impedisce allo Stato federale di emettere nuovo debito oltre il limite dello 0,35% del Pil. Si prevede però che tale soglia possa essere superata se il Paese è colpito da una catastrofe naturale o da una “emergenza straordinaria” a patto che non dipenda dalla mala gestio di chi governa e se influisce in modo significativo sulla sua situazione finanziaria.
L’importante è continuare a lavorare
Insomma, la Germania è pronta a immettere nel sistema fiumi di denaro, a patto però che ciascuno faccia la propria parte anche durante la pandemia. «È importante che si continui ad andare al lavoro quando l’opzione del lavoro da casa non è praticabile». Lo ha detto, sfidando la logica del lock down totale, il ministro tedesco dell’Economia, Peter Altmaier, alla Dpa. Questo in quanto, secondo i media, sono sempre più i casi di assenteismo di massa nelle imprese, pubbliche e private, nelle quali non è stato possibile approntare meccanismi di telelavoro.
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I sindacati però fanno notare che, oltre all’esigenza di tutelare la salute dei lavoratori, molti dipendenti sono stati costretti a mettersi in malattia per badare ai figli a casa data la chiusura delle scuole e degli asili. “I Land – ha spiegato il ministro dell’Economia -dovrebbero decidere quali sono le professioni rilevanti a livello sistemico e poi sostenere i servizi di assistenza ai bambini di quelle categorie”.