“Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione”
Come era prevedibile e come era stato anticipato da più parti, anche all’interno dello stesso Governo, la quarantena sarà estesa fino a Pasqua. Lo ha annunciato alcuni istanti fa il titolare del dicastero della Salute, Roberto Speranza.
La task force Covid-19
La quarantena sarà estesa fino a Pasqua
“Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione”. È quanto affermato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che quindi conferma la proroga delle misure restrittive in scadenza per il 3 aprile e conferma che la quarantena sarà estesa fino a Pasqua.
© Ministero della Salute
Nelle prossime ore dovrebbe tenersi il Consiglio dei ministri durante il quale sarà discusso il provvedimento che, secondo fonti di stampa, potrebbe essere già varato entro il primo aprile.
Anche l’ISS concorda
Sul fatto che la quarantena sarà estesa fino a Pasqua convergono ormai non solo la quasi totalità degli esponenti politici, ma anche i massimi rappresentanti del mondo scientifico. Dalle colonne di Repubblica, questa mattina Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS), ha rivelato alcuni dettagli ulteriori su come avverrà il nostro ritorno in società. Insomma, sulla fine della quarantena, che non sarà un liberi tutti, ma avverrà per gradi, con nuove possibilità di chiusura.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss)
«Quanto tempo dovremo restare a casa? Arriviamo fino a Pasqua e poi guardiamo i dati per stabilire come procedere. Va vista l’evoluzione dell’epidemia, a dirlo Silvio Brusaferro, numero uno dell’ISS, in un’intervista al quotidiano diretto da Carlo Verdelli. Anche quando i casi di coronavirus scenderanno a zero, la vita non tornerà come prima finché non verrà trovato un vaccino o un farmaco efficace contro la malattia.
Si valuta di riaprire e poi di chiudere
Sulle modalità della riapertura, ma sarebbe meglio dire “le riaperture” visto che saranno graduali e scaglionate per età, attività e forse pure regioni, «il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere», spiega Brusaferro.
© Parlamento europeo – Twitter
«Certamente le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello ‘stop and go’. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo». Al vaglio, aggiunge, c’è anche la possibilità di tenere a casa «anziani e malati fragili».
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La situazione attuale
Rassicurazioni arrivano dal commento dei dati forniti ogni sera dalla protezione Civile da parte dell’ISS: «Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti», dice Brusaferro. Per poter avere un miglioramento «dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti».
© Viminale
Il Governo compatto sulla necessità di prorogare la chiusura
Che la quarantena sarà estesa fino a Pasqua lo hanno ripetuto, quasi ossessivamente, diversi esponenti dell’esecutivo. Ieri il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ai microfoni di SkyTg24, aveva dichiarato: “Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”.
© Viminale
D’accordo è anche il Viminale, in questi giorni impegnato nel garantire la piena osservanza da parte della popolazione della quarantena nazionale. “La situazione è seguita a vista, le decisioni verranno prese a mano a mano che si evolverà come numero di decessi e contagi. I dati di venerdì sera – ha argomentato la titolare del Viminale – mi sembrano suggerire che l’apertura del 3 aprile sarebbe difficile da attuare”. “Mi auguro –ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese intervistata dalla giornalista Sky Maria Latella – che per questa estate potremo dirci fuori dall’emergenza”.