Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire: “Sbagliato fossilizzarsi su coronabond o eurobond, l’importante è agire assieme”
Anche la Francia continua il pressing sull’Unione europea e sui Paesi del rigore (su tutti, Olanda e Germania) rilasciando quotidianamente dichiarazioni sulle misure che il governo d’Oltralpe si attende dall’Eurogruppo del 7 aprile, appuntamento decisivo non solo per comprendere come Bruxelles intende rispondere alla ventura crisi economica che seguirà alla pandemia di Coronavirus, ma anche se il Club comunitario continuerà a esistere. Quest’oggi, il ministro delle Finanze francese ha lanciato una nuova proposta: un Fondo Ue con debito comune.
Cosa è il Fondo Ue che ha in mente Parigi?
Un fondo Ue “limitato nel tempo”, ma dalla durata considerevole, vale a dire quinquennale o persino decennale, a seconda della necessità “con la possibilità di fare debito comune ma solo all’interno di quel fondo, potrebbe essere più accettabile da altri Paesi, e potrebbe essere la soluzione”. È quanto propone il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, in un’intervista al Financial Times.
Il ministro delle Finanze Bruno Le Maire
L’idea del Fondo Ue, argomenta Le Maire, servirebbe a oltrepassare la necessaria modifica dei Trattati costitutivi che richiederebbe invece lo strumento dei covidbond ma, soprattutto, permetterebbe di vincere le resistenze di Berlino e Amsterdam che, com’è ben noto, temono di accollarsi i debiti di Roma e Madrid diventando garanti di fronte agli obbligazionisti della solvibilità dei Paesi maggiormente indebitati. “Non dobbiamo essere ossessionati da coronabond o eurobond – ha infatti spiegato il ministro delle Finanze d’Oltralpe -, ma dalla necessitò di avere uno strumento forte che ci dia ripresa economica dopo la crisi”.
La Commissione lancia la cassa integrazione Ue
Intanto, la Commissione europea poco fa ha proposto SURE uno strumento contro la disoccupazione che dovrebbe poter contare su di uno stanziamento da 100 miliardi garantito da tutti gli Stati membri, per contribuire a salvaguardare l’occupazione in Paesi come Italia e Spagna, tra i più colpiti dal coronavirus. Lo ha annunciato direttamente la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.
Un messaggio destinato a Roma
Il tweet, in doppia lingua, inglese e italiano, è indirizzato proprio a Roma, entrata in feroce contrasto con Bruxelles da quando von der Leyen ha detto che sui covidbond comprendeva le resistenze di Berlino e Amsterdam. “La solidarietà europea in azione!” ha esultato la presidente, spiegando che la “@EU_Commission propone una iniziativa europea per la cassa integrazione, SURE, per aiutare i Paesi più colpiti dalla crisi, tra cui l’Italia e la Spagna. Per salvare milioni di posti di lavoro e riavviare al più presto il motore dell’economia europea”. “Le regioni di Milano e Madrid sono una colonna importante per l’economia europa ma adesso migliaia di aziende forti e in salute sono in crisi”, ha spiegato.
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“Noi europei stiamo vivendo la più grande tragedia dalla Seconda Guerra mondiale – ha detto von der Leyen – ci piange il cuore pensando alle migliaia di persone uccise dal Coronavirus”. “Milioni di persone – ha aggiunto – non possono andare al lavoro ma devono comunque pagare le bollette e fare la spesa”.
Il premier italiano Giuseppe Conte e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
© Palazzo Chigi
L’intervento della Commissione mirerebbe a farsi carico a livello comunitario dei lavoratori, lasciando però ai singoli Paesi membri i costi della ricostruzione. Non è stato chiarito come sarà finanziato SURE, se attingendo al fondo comune, alle risorse della BCE e della BEI o se si ricorrerà alle risorse private, quindi con emissione di eurobond creati ad hoc che non dovrebbero più preoccupare Germania e Olanda perché contribuirebbero a finanziare un intervento mirato e non genericamente il debito di Paesi come l’Italia e la Spagna.
Amendola: “SURE è una buona notizia”
“Il governo italiano dall’inizio ha detto che questa è una crisi molto seria dell’economia. Per farvi fronte l’Europa deve essere unita, nessuno ce la può fare da solo. Oggi c’è stata questa bella notizia della creazione di un fondo europeo da 100 miliardi per dare sicurezza al mondo del lavoro”, ha commentato il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola intervenendo a La vita in diretta su Raiuno.