La Commissione ha validato entrambi i provvedimenti, che in altri tempi avrebbero costituito aiuti di Stato. Disponibile su www.fondidigaranzia.it il modulo, ma sito già in crash
In attesa del vertice comunitario del 23 aprile prossimo in cui dovrebbero essere finalmente decisi gli aiuti che Bruxelles metterà sul piatto, l’Ue questa mattina ha promosso le misure italiane per aiutare le imprese durante la crisi economica che seguirà alla pandemia.
© Palazzo Chigi
Le misure vagliate dalla Ue
La Commissione europea ha autorizzato due provvedimenti differenti: il primo via libera Ue riguarda la garanzia pubblica che attraverso la Sace sarà offerta sui finanziamenti necessari alle aziende per fare fronte alle conseguenze dell’emergenza. L’altro ok arrivato da Bruxelles si riferisce alle schema messo in piedi per assistere, sempre dal punto di vista finanziario, tutte le imprese che abbiano fino a 499 dipendenti.
2 ?? schemes:
– will enable public guarantees on new loans & on refinancing of existing loans for all businesses, also large ones (€200bn)
– help self-employed workers, SMEs & mid-caps affected in #CoronaCrisis to cover working capital & investment needshttps://t.co/2UXsAfNJt2— Margrethe Vestager (@vestager) April 14, 2020
«Le misure dal valore complessivo di circa 200 miliardi consentiranno di offrire la garanzia pubblica su nuovi prestiti o rifinanziamenti alle grandi aziende. Insieme all’altro programma di sostegno rivolto ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese, queste misure – ha evidenziato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager – il pacchetto permetterà alle società di coprire le loro necessità finanziarie più urgenti per affrontare la difficile situazione. Continueremo a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per assicurare che le misure di sostegno nazionali possano contenere gli effetti dei danni causati dal coronavirus».
Online (ma già errore 502) modulo per garanzia a Pmi
Intanto, segnaliamo che è disponibile sul sito “fondidigaranzia” il modulo per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro, che il beneficiario dovrà compilare e inviare per mail (anche non certificata) alla banca o al confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento. Lo informa il Ministero per lo sviluppo economico dopo il via libera della Ue al Dl Imprese. Il Mise e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di Garanzia, stanno inoltre lavorando insieme all’Abi per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria. Appena andato online, il sito è però crashato sotto il peso delle richieste.