La Francia avverte: se le risorse non saranno sufficienti non daremo l’ok al bilancio comunitario
Domani, i 27 leader dell’Unione Europea riuniti nel Consiglio europeo (leggi cos’è e cosa fa) potrebbero trovare sul tavolo un nuovo fascicolo con un piano da 2mila miliardi di euro per la ripresa post-pandemia. Due triliardi, insomma, per riprendersi dal Coronavirus e risollevarsi da una crisi economica che rischia di non avere uguali. Ancora oggi nel suo ultimo Global Economic Outlook, Fitch ha rivisto le stime sul PIL mondiale e ora si aspetta un calo del 3,9% per il 2020, equivalente a una perdita di 2,8mila miliardi di dollari rispetto al 2019 e di 4,5mila miliardi di dollari in relazione alle stime sull’economia mondiale 2020 prima della crisi provocata dalla diffusione del Covid-19. Fitch stima un calo del Pil del 7% per la zona euro, del 5,6% per gli Stati Uniti e del 6,3% per il Regno Unito. Nessun Paese sarà risparmiato dagli effetti negativi della diffusione del Coronavirus.
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Piano da 2mila miliardi per la ricostruzione?
È quanto ha anticipato Bloomberg News, dicendo di aver potuto visionare un documento al momento segreto. La proposta utilizzerà parzialmente il bilancio settennale dell’Ue e istituirà anche un nuovo meccanismo di finanziamento, afferma il giornalista che ha potuto leggere il progetto elaborato dalla Commissione di Ursula von der Leyen.
Secondo il progetto di bozza sottoposto ai 27 leader, la Commissione integrerà un fondo di recupero da 300 miliardi di euro nel bilancio 2021-2027 e prenderà in prestito 320 miliardi di euro sui mercati dei capitali. Quindi tramite – si immagina – emissione di obbligazioni, ancorché vincolate a uno specifico fondo. In totale, riporta Bloomberg, la Commissione ha suggerito di mobilitare 2mila miliardi di euro, ma il giornalista parla di 600 miliardi e nulla dice del triliardo e quattrocento miliardi mancanti all’appello.
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L’altolà francese
Ma intanto da Parigi, intenzionata a ottenere il via libera al proprio recovery fund, avverte con durezza che se non sarà soddisfatta delle risorse messe in campo adotterà ogni sistema di intralcio a sua disposizione. A iniziare dalla bocciatura del prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione europea. Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che l’Ue “non ha altra scelta” che istituire un fondo che “potrebbe emettere debito comune con una garanzia comune” e ha anche chiesto che il futuro bilancio dell’Unione europea attualmente in discussione sia più esteso della sua dimensione attuale. “Il presidente è stato chiaro su questo: non daremo il nostro accordo a un bilancio che non cambierà abbastanza per tener conto della risposta a questa crisi”, ha detto un funzionario della presidenza francese.