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Il mondo finanziario – e bancario in particolare – è destinato  a trasformarsi profondamente nei prossimi anni a causa delle continue e dirompenti innovazioni digitali. Il settore finanziario, infatti, è molto digitalizzabile: nei suoi processi, nei suoi prodotti e servizi, nelle sue relazioni con la clientela.

Se questa trasformazione è – a oggi – avvenuta solo in piccola parte è per le molteplici inerzie, lacci e lacciuoli, che lo caratterizzano. Ma – come tanti altri settori hanno dimostrato – quello che in decenni non è avvenuto, può accadere nel corso di pochi anni, a causa di accelerazioni improvvise e impreviste. Un chiaro segnale in questa direzione viene dal mondo delle startup, in particolare quello Oltreoceano, che in questi ultimi anni ha dimostrato di saper anticipare molto bene le grandi trasformazioni economiche spinte dalle tecnologie digitali.

Negli ultimi due anni sono state finanziate dai Venture capitalist ben 350 startup operanti in senso lato nel comparto finanziario, per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi di dollari. Si tratta di startup operanti nel mondo dei nuovi pagamenti digitali (mobile in particolare), dell’analisi dei dati (incluso big data e real time analytics), delle tecnologie abilitanti i mercati dei capitali, del corporate banking, del retail banking. Queste startup, questi soldi di Venture Capital rappresentano un segnale chiaro, inequivocabile, che qualcosa di importante e discontinuo sta per accadere nel mondo finanziario. Anche in Italia qualcosa si sta muovendo: negli ultimi due anni sono state finanziate 6 startup operanti nel settore finanziario, per un totale di 12,1 milioni di euro di investimento. Ancora poco. Ma siamo convinti che qualcosa di più importante stia accadendo, già a partire da quest’anno – 2014. A buon intenditor poche parole.