Hacking Talents, piattaforma di matching, in partnership con la Comunità Pratica di Coaching, lancia un servizio di sviluppo professionale
“Chi sono? Chi voglio essere? Dove voglio arrivare?”: sono domande che spesso ci ripetiamo ma a cui, a volte, non sappiamo dare una risposta. Per chiarirsi le idee e far luce sul proprio percorso professionale, personale, e su obiettivi e traguardi da raggiungere, Hacking Talents, piattaforma di matching fondata da tre professioniste under 31, in partnership con la Comunità Pratica di Coaching (CPC), lancia un nuovo servizio di sviluppo professionale a sostegno di coloro che cercano lavoro, o che lavorano già. “Spesso siamo disallineati tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere; tra quello che facciamo e quello a cui vorremmo aspirare”, spiega Teresa Baldini, COO e cofounder di Hacking Talents. Con la mission di potere aiutare e orientare le persone nelle proprie scelte di vita e nel percorso professionale è nata la partnership tra Hacking Talents e CPC. «Grazie a questa promettente collaborazione, si valorizzano i talenti e i potenziali coach e ci si apre a spazi nuovi per l’expertise dei nostri coach», spiega Paolo Marinovich, presidente di CPC.
La partnership tra Hacking Talents e CPC
Da un lato, lo sguardo di tre giovani imprenditrici specializzate nel campo delle risorse umane, con grandi competenze tecnologiche, attenzione all’inclusione e polso sui bisogni di diverse generazioni; dall’altro, l’esperienza e l’organizzazione di chi da più di dieci anni segue manager e imprenditori e osserva le dinamiche umane e professionali nel mondo del lavoro. Il coaching si apre, così, alle nuove generazioni, trovando un crosspoint che si fonda su una condivisione di valori: la promozione del talento attraverso la consapevolezza; la necessità di considerare l’unicità delle persone e dei loro bisogni; un costante orientamento al futuro nello sviluppo di percorsi agili e aperti all’innovazione, verso una platea potenzialmente molto vasta. «Viviamo un periodo storico decisivo in cui è necessario non solo guardarsi bene dentro – precisa Nabila Lorini di Hacking Talents – Ma anche registrare con attenzione ciò che accade fuori. Vogliamo parlare a tutti, non solo agli executive, non solo ai senior, ma, e soprattutto, anche ai giovani che si affacciano alle prime esperienze professionali». Dallo scambio di competenze tra nativi digitali e senior esperti, le due realtà intendono attingere l’expertise necessaria per rispondere alle sfide crescenti del mondo del lavoro e favorire la trasformazione dei modi di pensare, interpretare la realtà e prendere coscienza del proprio ruolo da parte di chi lavora. “Tutto questo si tradurrà in una piattaforma di matching tra users, assessments e personal coaching grazie alla collaborazione di esperti e professionisti del settore”, spiega Nabila. Un nuovo approccio che si basa su un nuovo modo di vivere e di orientarsi nel mondo del lavoro, trasversale alle generazioni e in grado di far brillare il professionista con il suo insieme di talenti.
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Cos’è Hacking Talents e come funziona
“La nostra piattaforma Magnify your Talent, sotto forma di subscriptions in abbonamento, in collaborazione con Factanza, propone un allenamento settimanale che si prefigge una serie di piccoli obiettivi e traguardi da raggiungere tenendo sempre presente il percorso personale e professionale dal quale i nostri fruitori provengono – spiega Federica – Grazie alla partnership con Factanza, abbiamo sempre chiaro il quadro del mercato attuale e, sulla base di questo, proponiamo a chi oggi si affaccia, o desidera riposizionarsi nel mercato del lavoro. una serie di esercizi da eseguire, da remoto, 7 giorni su 7. Ogni lunedì mattina lanciamo ai nostri clienti una newsletter, fissiamo gli obiettivi della settimana, e offriamo un mese di prova gratuito. Attraverso il matching tra attitudini e volontà di crescita espresse dalle persone e tipo di supporto offerto dai professionisti aderenti al progetto, Hacking Talents attiva percorsi di evoluzione professionale personalizzati. Post pandemia, stiamo andando verso la definizione di una nuova società, per un allineamento valoriale che riporta le donne al centro della scena”. Già, perché Hacking Talents nasce proprio da tre giovanissime under31: Teresa, Nabila, e la CEO Federica Pasini, in un team che collabora con Factanza, tutto al femminile. “In diversi momenti della nostra vita ci siamo trovate ad analizzare noi stesse senza prescindere, però, dal percorso di studio e lavoro che stavamo portando avanti”, spiega Teresa, che, come Nabila, è esperta di Branding & Data Strategy, Social & Technology Entrepreneurship e della Diversity & Inclusion. “Possiamo dire, dunque, che i punti centrali sui quali spingiamo con il nostro percorso settimanale tra informazione e formazione, sono quelli dell’empowerment; dell’inclusione; dell’orientamento e dell’evoluzione. Non ci rivolgiamo soltanto alla Generazione Z, studenti, neolaureati e neoassunti, ma a tutti coloro che su tali temi costantemente s’interrogano e sentono il bisogno di risintonizzarsi col nuovo panorama delle professioni, rivalorizzando le proprie skills“.
Cosa fa CPC
La Comunità Pratica di Coaching (CPC) è un’associazione di coach esperti riuniti in 9 comunità locali o tematiche, presenti virtualmente in tutta Italia. Conta 78 associati, impegnati in un vasto programma di collaborazione per l’eccellenza nella professione. Nata nel 2007 per favorire l’apprendimento continuo dei coach tramite scambio e confronto, nel corso degli anni, la CPC si è evoluta, fino ad assumere, nel 2020, l’attuale veste di associazione di promozione sociale. «Siamo una comunità dinamica e interconnessa, che permette ai coach associati di aggiornare continuamente competenze, approcci e modalità d’intervento, secondo i bisogni emergenti degli individui, delle organizzazioni e della società» afferma il presidente Paolo Marinovich. «Cerchiamo attivamente la contaminazione positiva con campi di conoscenza affini e con altre professioni sensibili all’innovazione; perciò crediamo che la partnership con Hacking Talents porti valore aggiunto al coaching e alla società in cui entrambe le realtà operano».