La piattaforma “fai-da-te” per campagne di AR Marketing opera, in particolar modo, nei mercati esteri e in quello asiatico
Ha lanciato una piattaforma “fai-da-te” per campagne di AR Marketing nel 2020 Aryel, la startup vincitrice di #SIOS22 Summer Edition. Mattia Salvi (Ceo), Luca Petri (Cto) e e Leonardo Persico (lead front-end developer) hanno messo a punto un software che nasce con l’obiettivo di portare il paradigma della realtà aumentata nel settore del marketing e abilita target specifici a pubblicare e lanciare campagne di realtà aumentata, in una modalità drag and drop, senza conoscenze specifiche di programmazione. “Siamo nati in piena pandemia per supportare le realtà del retail e dell’e-commerce – dichiara Mattia Salvi, cofounder di Aryel – Tramite la realtà aumentata, proponiamo contenuti in 3D ready to use. Siamo partiti dalle esigenze di mercato e dei brand per incentivare il phygital, andando a colmare il gap tra l’online e l’offline“.
Aryel, tramite la piattaforma di marketing con approccio drag & drop dà la possibilità a potenziali clienti di vendere e acquistare un prodotto. Oltre al marketing, l’utente può usufruire di una reportistica integrata di analisi del trend. Inoltre, utilizza il WebAR, una tecnologia che abilita gli utenti a interagire con dei contenuti in realtà aumentata attraverso il browser e senza il bisogno di scaricare una app. Oggi può contare oltre 5mila utenti (70% dei quali internazionali).
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Il mercato internazionale dove opera Aryel
“Il nostro mercato è composto, principalmente, da brand internazionali e il 30% dei nostri customer sono stranieri. Si passa da agenzie di service provider a PMI e grandi brand. Il valore della nostra tecnologia è dato anche dal fatto che fungiamo da abilitatore di contenuti e nel metaverso troviamo uno strumento in più per l’affermazione di Aryel, anche se la nostra mission non è concentrarci soltanto su questo nuovo mondo che è, comunque, molto interessante. Vogliamo essere più di un abilitatore“, afferma Mattia Salvi. Magari questa vittoria potrà rappresentare l’occasione giusta per compiere il salto tanto atteso. “Nel 2022 ci attendiamo una crescita del 600%; viaggiamo su una media del 30% al mese e, oggi, siamo un team di una trentina di persone che lavora, sostanzialmente, da remoto, essendo nati in piena pandemia. Metà dei cofounders si trova a Firenze, oltre a contare parte del team che si trova a Bologna e Parigi. Aryel è una realtà di per sè internazionale e credo che il problema delle startup che nascono e rimangono in Italia sia proprio la mancata percezione delle potenzialità che possono offrire i mercati al di fuori di questo Paese. Aryel, ad esempio, trova il suo punto di riferimento nel mercato asiatico, dal momento in cui sia le metriche che i costi di conversione sono ottimali“.
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Ad aprile Aryel aveva ultimato un round seed da 700.000 euro, dopo quello da 250mila euro. A sottoscrivere l’aumento di capitale era stata Prana Ventures, fondo di venture capital specializzato in investimenti in società digital e tecnologiche nella fase seed e post-seed guidato da Alessio Semoli e Lisa Di Sevo, insieme a un pool di business angels tra cui KF-Invest, Marco Bianchi, Alessandro Braga, Emanuele Cuccio, Jacopo Pasquini, Francesco Pezcoller e Giorgio Sacconi. Aryel concorre, inoltre, al Radio105 Special Award, che sarà assegnato in occasione dello StartupItalia Summit Winter Edition.