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La call lanciata da progetto PRISMA prevede l’integrazione nel network di 5 startup che innovano il settore del Fashion
Con quasi 43.000 addetti e 2.548 imprese tessili, il distretto tessile e moda di Prato rappresenta il 3% della produzione tessile europea. Numeri che non sarebbero possibili senza che l’innovazione faccia da driver ad uno dei settori che più sono stati colpiti dalla pandemia. A incentivare l’ecosistema e supportare le startup più promettenti e innovative del Fashion tech nella zona pratese c’è il progetto Casa delle Tecnologie Emergenti PRISMA – Prato Industrial SMart Accelerator, finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, capofila il Comune di Prato, in partnership con StartupItalia, che si avvale di Nana Bianca per le fasi di accelerazione, e che oggi lancia una seconda call per la selezione di cinque startup impegnate, appunto, nell’innovare il settore del Tessile e Moda e del Made in Italy.
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La seconda call del progetto PRISMA
Durante la prima call erano state selezionate cinque startup che tuttora lavorando con le imprese del distretto ai programmi di progetto PRISMA. Questa seconda call, che si chiuderà il 30 settembre di questo anno, darà la possibilità sempre a cinque startup di entrare a far parte del network dell’innovazione di Nana Bianca; prendere parte al programma di accelerazione e a progetti di matchmaking tra aziende e laboratori universitari; ottenere visibilità sui canali di PRISMA e StartupItalia e, novità di questa call, ricevere un premio da 20.000 euro per la startup più innovativa che porterà nuove soluzioni basate sulle tecnologie emergenti con finalità di efficientamento e ottimizzazione energetica. Il premio sarà elargito da ESTRA.
Il team vincitore sarà quello le cui applicazioni di innovazione nei comparti dell’Internet of Things, dell’Intelligenza Artificiale, della Blockchain e del 5G possono portare anche soluzioni di efficientamento energetico applicate al distretto pratese. CTE PRISMA ha, infatti, l’obiettivo di favorire la creazione e l’accelerazione di nuove imprese e trasferire le soluzioni sviluppate alle società del settore tessile-moda Italiano rendendolo più competitivo ed efficiente, fornendo alle startup supporto mirato con un percorso personalizzato di miglioramento delle pratiche manageriali, sviluppo commerciale, analisi di nuovi mercati, audit tecnologico, azioni di networking e promozione. Le startup selezionate beneficeranno del programma di accelerazione e di open innovation in cambio dell’impegno a partecipare alle attività della Casa delle tecnologie emergenti CTE PRISMA. I team lavoreranno strategicamente per aumentare la competitività del comparto T&M basandosi sia sui fabbisogni emersi in fase di diagnosi dello scenario competitivo delle imprese (AUDIT tecnologico) delineato in fase iniziale del progetto che delle priorità strategiche del settore. Ci si può candidare compilando il form a questo link. Le 5 startup saranno selezionate durante il mese di settembre inizieranno il programma di accelerazione a partire dal 1 ottobre, per concluderlo il 28 febbraio. Dal 1 marzo inizieranno le attività di open innovation che giungeranno a termine il 31 maggio. Gli startupper disporranno di ambienti open space attrezzati con postazioni desktop e laptop, connessione in banda larga, risorse di rete condivise, una sala seminari, un bar e un’area consultazione materiali tematici su innovazione e nuove tecnologie.
L’attenzione alla sostenibilità e alla carbon neutrality
Prato è stata selezionata dalla Commissione Europea tra le 100 città europee intelligenti e pioniere per il clima. Avvalendosi di finanziamenti e consulenze mira a diventare “carbon neutral” entro il 2030. Una mission difficile ma non impossibile per il settore del Fashion Tech, tra quelli più interessati alla sostenibilità e alla riduzione delle emissioni di CO2. Nel biennio 2022-23, la città toscana potrà contare su circa 360 milioni di euro di finanziamento provenienti dal programma “Orizzonte Europa”, per avviare percorsi di innovazione per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Su 100 città europee selezionate sono nove quelle italiane selezionate tra cui, oltre a Prato, Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Roma e Torino. L’adesione delle 9 città selezionate punta a metterle in prima linea nella transizione verso la neutralità climatica, come parte del Green Deal europeo con la mission, entro il 2030, di diventare ecosistemi di sperimentazione e innovazione al fine di ridurre consumi ed emissioni ed essere di esempio a tutte le città europee per raggiungere l’impatto climatico zero entro il 2050. Le 9 città ora devono sviluppare dei “Contratti di Città per il Clima”, che devono includere un piano generale per la neutralità climatica nei settori dell’Energia, Edifici, Gestione dei rifiuti e trasporti, insieme ai relativi piani di investimento. Questo processo coinvolgerà i cittadini, gli organismi di ricerca, il settore, le autorità nazionali e regionali.
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Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha commentato così l’inserimento di Prato nella top100 tra le città europee più intelligenti: “Un risultato che nasce dai progetti avviati da tempo, come il Piano urbano di mobilità sostenibile, il Paesc, la forestazione urbana, Prato Urban Jungle, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, il piano Smart City; solo per citarne alcuni. Un riconoscimento importante, concreto, che porterà Prato ad essere avanguardia in Europa”. Anche l’assessore all’Innovazione e allo Sviluppo economico del Comune di Prato, Benedetta Squittieri, si dice orgogliosa del riconoscimento: “Per Prato è una grande opportunità. Il grande lavoro di pianificazione e progettazione verso una città sempre più intelligente e green ha gettato le basi per raggiungere obiettivi come questo. Un ringraziamento alla città: da sempre abbiamo lavorato affinché queste strategie fossero condivise con lavoratori e imprese. Queste sono sfide che si vincono tutti assieme. Realizzare queste strategie richiede ora l’impegno di tutti per il nostro presente e per il futuro dei nostri figli”.