Nuova tappa del tour alla scoperta di startup, spinoff, incubatori e centri di innovazione. Di Benedetto (Polo Tecnologico di Navacchio): “Firenze, Pisa e Siena sono le tre punte toscane per numero di startup, industrie e Università”
Continua il nostro Viaggio in Italia con la settima tappa. Questa volta siamo immersi tra il verde delle colline, il mare, la moda e la buona cucina. La Toscana è una delle regioni italiane più prospere sotto diversi punti di vista. Per quanto riguarda il suo tessuto imprenditoriale, essendo un territorio molto ricco anche da un punto di vista di risorse, vanta tre poli principali per lo sviluppo e la crescita di Pmi, aziende e startup: il capoluogo Firenze, Siena e Pisa. L’ecosistema ruota principalmente attorno alle università, che hanno saputo innovare costruendo un ponte tra il mondo accademico e quello imprenditoriale.
In Toscana si contano circa 700 startup. In base alla ricerca condotta dal Ministero dello Sviluppo Economico e relativa al quarto trimestre del 2021, le imprese toscane corrispondono circa al 5% di quelle italiane, posizionandosi nella classifica nazionale al settimo posto per densità regionale. Dati che sono comunque in costante aggiornamento dato che l’ecosistema toscano è in continua crescita. Tra quelle che hanno ottenuto i migliori risultati c’è Virgo, protagonista di una vera e propria rivoluzione scientifica legata alla rivelazione delle onde gravitazionali che, grazie agli importanti risultati scientifici raggiunti, si pone come una delle uniche tre esistenti al mondo che lavorano su questo cluster a livello globale. Un traguardo che è stato possibile ottenere grazie a una costante ricerca e allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, che superano i limiti di quelle esistenti, e che in Toscana trovano terreno fertile in particolar modo all’interno dei poli di eccellenza nel campo della robotica, dell’IoT, dell’AI di Pisa. Ma non sono soltanto questi gli ambiti sui quali lavorano le startup toscane: tra i settori più sviluppati, oltre alla robotica, ci sono il medtech, il food, la nautica, la moda, il turismo, l’artigianato, l’agritech. Tra gli incubatori e gli acceleratori più conosciuti, oltre al Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa), si annovera a Firenze Nana Bianca , che ha saputo creare un network di professionisti e innovatori che si basa su modelli di startup studio, coworking e accelerazione. Recentemente a Prato ha preso avvio progetto PRISMA, che vuole creare una nuova infrastruttura di trasferimento tecnologico per indagare e sfruttare il potenziale innovativo dell’Internet of Things, Intelligenza Artificiale, blockchain e 5G applicate al settore tessile-moda e al made in Italy.
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Abbiamo chiesto ad Andrea Di Benedetto, presidente del Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa) e responsabile per il centro Italia di InnoVaUp, di restiruirci un quadro di cosa significa fare impresa in Toscana.
Viaggio in Italia | Tre poli di innovazione
“Firenze, Pisa e Siena sono le tre teste della Toscana per numero di startup, industrie e università, La Toscana vanta sei università di eccellenza e una densità molto alta di ricercatori del CNR. Siena è molto forte nei settori della Biomedicina e del Medtech; Firenze vanta una vocazione legata al made in Italy, alla moda, al cibo, al turismo e ai beni culturali; Pisa eccelle nel digital, nella robotica e nell’informatica con il CNR e la scuola Sant’Anna. Da questo tessuto nascono le startup toscane, che fondono il made in Italy per eccellenza al made in Tuscany. La vera sfida è riuscire a far collaborare sempre di più i diversi istituti, perché non si può pensare di avere comparti stagni“.
“La vera sfida, oggi, è riuscire a far collaborare sempre di più i diversi istituti, perché non si può pensare di avere comparti stagni”.
“Provenendo principalmente dal mondo accademico, le startup che nascono in Toscana sono molto ambiziose tecnologicamente. Se la strada da percorrere dal progetto di ricerca alla creazione della startup è lunga, allo stesso tempo è più veloce nel go to market. Nel deep tech, altro punto di forza della Toscana, il problema è che, spesso, le startup che qui nascono poi si spostano all’Estero soprattutto perché soffrono una carenza di fondi, mentre quelle più legate all’open innovation e al made in Italy arrivano sul mercato velocemente e spesso sono a elevato impatto economico. Pisa lavora anche sull’IoT e sull’industry 4.0 e ha prodotto, storicamente, una fiorente quantità di PMI e startup che si occupano di sistemi di sensoristica, monitoraggio, cloud, per connettere oggetti alla rete. Un settore che, in particolar modo, a livello locale, interessa il mercato che gravita attorno al marmo di Carrara e alle cartiere di Lucca. Big data e Artificial Intelligence interessano il settore della Nautica, che grazie al digitale fanno nascere nuove competenze nei cantieri. Parlando di Agritech, in Toscana si producono già da diverso tempo pomodori in idroponica, totalmente sostenibili e completamente digitali nel modello di impresa, che mantiene basso l’impatto ambientale. Nel Food & Wine, penso a Vino75, enoteca online innovativa che sceglie i migliori vini di qualità in e-commerce, vendendo il made in Tuscany attraverso il digitale”.
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Punti di forza e di debolezza dell’ecosistema toscano
“La capacità di accelerazione delle startup in Toscana è elevata ma, allo stesso tempo, se a livello accademico si acquisisce una grande capacità tecnico-scientifica, per contro, manca quella empirica. L’intero ecosistema deve essere più rispondente alla volontà di far crescere le startup con ambizioni maggiori. Per fare questo servono più fondi e c’è bisogno di più incubatori privati”.
“Servono più fondi e c’è bisogno di più incubatori privati”
“Gli incubatori e gli acceleratori pubblici, infatti, si prendono in carico la fase iniziale, dalla trasformazione dell’idea in startup, ma poi c’è bisogno di acceleratori verticali che conoscano bene i mercati e permettano alle neonate imprese di andare sul mercato. Le opportunità in Toscana non mancano: la qualità della vita è molto alta; le connessioni internazionali, anche a livello logistico, sono buone e a livello culturale la Toscana è storicamente legata ad Università straniere, che offrono l’opportunità di poter vivere con un’alta densità di competenze tecnico-scientifiche. Quello che resta da fare, adesso, è entrare in un ecosistema di startup sempre più maturo, che si costruisce a livello globale e che punta a connettere le startup e le idee imprenditoriali con l’industria”.
“Quello che resta da fare, adesso, è entrare in un ecosistema di startup sempre più maturo”
“Se si è interessati al made in Italy, sicuramente la Toscana è il luogo ideale dove fare impresa; se si lavora nel settore del Medtech, Siena è il luogo dove nascono nuove idee nel pharma e nei device. Pisa e Firenze rappresentano le altre due punte di diamante, vantando un know-how di eccellenza nella Robotica e nel Fashion-Tech. Reinventare il made in Italy e il made in Tuscany in chiave innovativa è difficile, ma se si riuscisse a farlo potremmo diventare un punto di riferimento nell’innovazione oltrefrontiera”.
“Reinventare il made in Italy e il made in Tuscany in chiave innovativa è difficile, ma se si riuscisse a farlo potremmo diventare un punto di riferimento nell’innovazione oltrefrontiera”
Le startup della Toscana. Naviga la lista [in aggiornamento]
Sulla base del registro delle Imprese della Camera di Commercio e sulle segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi abbiamo stilato la lista delle startup innovative più influenti nell’ecosistema toscano per mappare il nostro Viaggio in Italia. Come nella filosofia della nostra redazione, è un articolo aperto e aspettiamo le vostre segnalazioni: scriveteci nella nostra mail [email protected].
- Abzero, di Pisa, ha messo a punto un drone per le emergenze sanitarie utilizzato in via sperimentale anche durante l’emergenza Covid-19 per il trasporto di campioni e forniture nelle zone in quarantena;
- Affidaty, di Firenze, è un’azienda attiva sul fronte degli sviluppi software proiettata in scenari innovativi;
- Alere Vitam, di Serravalle Pistoiese, fa attività di ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti medicali e farmaceutici ed integratori alimentari volti a prevenire e trattare disordini uditivi e vestibolari;
- Apuana SB, di Carrara, lavora allo sviluppo, realizzazione e vendita di una serie di servizi web ad alto valore aggiunto dedicati alla tutela della proprietà intellettuale e dei prodotti Made in Italy;
- AstaInsieme, di Viareggio, crea una piattaforma fruibile da utenti interessati all’acquisto e un potente motore di ricerca di immobili in asta oltre allo sviluppo di un network di professionisti altamente specializzati (Estate Investment Management Professionale, EIMP) in grado di fornire assistenza completa;
- Blue Eco Line, di Firenze, lavora sui fiumi per salvaguardare gli oceani dall’inquinamento da plastiche e microplastiche;
- Bywell, di Livorno, progetta innovativi pannelli endotermici per uso civile e industriale;
- Circularfarm, di Scandicci, produce cibo sano e di qualità rigenerando le risorse e limitando al massimo la produzione dei rifiuti.
- Clavis, di Pisa, offre prodotti e servizi basati su circuiti e sistemi elettronici dedicati all’intelligenza artificiale e alla sicurezza;
- Cloud4Wi, di Pisa, sfruttando la rete Internet disponibile in loco, fornisce la connessione wi-fi all’interno di negozi e locali, cosicché ciascun rivenditore possa personalizzare il portale di accesso al wi-fi del proprio negozio;
- Cup Solidale, di Bagno a Ripoli (Firenze), è una piattaforma digitale in Italia che aggrega e compara servizi e prestazioni sanitarie. Totalmente gratuito, verifica in tempo reale le agende e le disponibilità di strutture private e non-profit e consente di cercare, prenotare e pagare una prestazione socio-sanitaria in pochi click evitando code e inutili attese;
- Cynny Space, di Firenze, è un servizio di cloud object storage per l’archiviazione di dati in cloud;
- Diadema farmaceutici, di Pisa, Diadema è una startup certificata innovativa nel settore della salute che ricerca, sviluppa e commercializza prodotti farmaceutici, dispositivi Medici e nutraceutici.
- Digital Service Leone, di Firenze, è una startup innovativa che ha lo scopo di fornire agli odontoiatri trattamenti innovativi personalizzati sul paziente per problemi ortodontici e non solo;
- Dresso, di Arezzo, ha messo a punto un social network che consente di vendere e scambiare abiti in un’ottica di economia circolare;
- Ecosteer, di Sesto Fiorentino, ha sviluppato una tecnologia in grado di convertire i dati dei dispositivi industriali in token che possono essere condivisi in ecosistemi distribuiti;
- Eventure, di Arezzo, si propone di sviluppare una innovativa piattaforma informatica basata sulle più moderne tecnologie in grado offrire una struttura ad alta scalabilità, supportata su più nodi del network;
- Fàbera, di Firenze, è un atelier italiano di gioielleria etica che permette di co-creare gioielli insieme ai loro artigiani;
- Geoveda, di Pisa, sta costruendo il primo green datacenter alimentato ad energia geotermica;
- Harpalis, di Firenze, sviluppa ed eroga servizi innovativi ad alto valore tecnologico attraverso l’ideazione e l’implementazione di una piattaforma digitale proprietaria atta a fornire servizi agli associati mediante l’utilizzo della rete internet;
- Hatlante, di Firenze, si occupa dello sviluppo e della produzione di servizi innovativi ad alto valore tecnologico, mediante tecnologie innovative a risparmio energetico;
- Hegoplan, di Firenze, ha messo a punto una piattaforma tecnologica fashiontech interconnessa con tutta la filiera della supply chain del mercato B2B e B2C, inerente alla scansione antropometrica per la rilevazione delle misure corporee del cliente consumatore;
- HIMATEX, di Firenze, è un’impresa di manufacturing e retail;
- IPark è un servizio innovativo di parking sharing a Firenze;
- IPROD, di Pisa, è specializzata in manufacturing e cloud computing;
- Isendu, di Firenze, ha creato una piattaforma che collega il sito web con i marketplace e le piattaforme e-commerce e i siti dei corrieri;
- Ma Innovation, di Prato, studia, ricerca, disegna, implementa e progetta soluzioni software relative alla gestione del ciclo di gestione, trasporto, stoccaggio, commercializzazione, reimpiego, riciclo, riutilizzo, e conferimento in discarica dei rifiuti urbani e non urbani;
- KiloVeste, di Prato, è uno shop online di abbigliamento di seconda mano per bambini;
- KPET, di Serravalle Pistoiese, è la prima app che consente il booking istantaneo di servizi petcare;
- Managment Capital Partner, di Firenze, è una società di advisoring per le PMI;
- MMC Italy, di San Giuliano Terme, progettazione e gestisce macchine, impianti, prodotti e servizi tecnologici per l’industria casearia-alimentare, nello specifico macchine automatiche che sostituiscono le lavorazioni dei caseifici;
- Mulinum, in Val d’Orcia, produce un grano buono e sano improntato alle basse rese e a un approccio non interventista e sostenibile senza alterazioni genetiche e con scarso ricorso alla chimica;
- Natur Essence, di Firenze, è una startup innovativa che produce su larga scala spirulina e altre microalghe attraverso tecnologie proprietarie brevettate;
- Passione Toscana, di Grosseto, è un e-commerce di eccellenze enogastronomiche toscane, con l’obiettivo di rivoluzionare l’enogastronomia toscana online ed offline;
- Quaenet, di Siena, opera nel mercato business dell’Internet of Things mediante la realizzazione di soluzioni infrastrutturali ed applicative prevalentemente basate su tecnologia lorawan;
- Raybotics, di Cascina, offre ai mercati sistemi innovativi volti al contenimento del rischio biologico e orientati alla prevenzione della contaminazione, progetta e sviluppa attrezzature robotiche ad alto valore innovativo per diversi impieghi, tra i quali la sanificazione ambientale, impianti meccanici elettromeccanici ed elettronici, sistemi energetici;
- Rifò, di Prato, è un brand di moda sostenibile che nel 2017 ha iniziato un percorso che unisce economia circolare, artigianalità e sostenibilità.
- Seares, di Livorno, è un’azienda innovativa in ambito nautico ed ormeggio che ha messo a punto ammortizzatori nautici innovativi a sostituzione delle molle d’ormeggio;
- Sfera Agricola, a Grosseto, produce ortaggi con zero residui chimici, nickel free, utilizzando le migliori tecnologie insieme a modelli di impresa ad alto impatto sociale;
- Simplex Domus, di Firenze, vuole realizzare un software innovativo per il settore immobiliare che consentirà alle persone intenzionate a ”vendere” e/o ”acquistare” e/o ”affittare” e/o “prendere in affitto” immobili, di ottenere tutte le informazioni e gli strumenti di cui hanno bisogno in modo completamente autonomo, e concludere accordi autonomamente senza alcuna intermediazione;
- Smartway, di Montepulciano, è una piattaforma che suggerisce a remote workers dei posti meravigliosi in cui vivere e lavorare, promuove le eccellenze rurali italiane e le rende attrattive;
- SocYZA, di Firenze, è un tool che supporta la trasformazione digitale del terzo settore, in cui ogni associazione iscritta può gestire in maniera semplice e veloce il rapporto con gli associati;
- Spaziodati, di Navacchio (Pisa), studia tecnologie Big Data e Semantic Web per costruire diagrammi della conoscenza e applicativi che mostrino i dati e consentano analisi in tem;
- Spondee, di Livorno, si occupa di garantire il funzionamento di un veicolo appena acquistato togliendo inutili preoccupazioni all’acquirente e supportando l’operazione di vendita del concessionario;
- Sporteams, di Firenze, è una startup che ha l’obiettivo di digitalizzare integralmente il mondo dello sport dilettantistico e amatoriale;
- Surge, di Sesto Fiorentino, sviluppa ed investe in tecnologie, beni e soluzioni nei settori digitali per lo sviluppo di progetti su blockchain, piattaforme web e applicazioni per migliorare la tecnologia esistente e l’utilizzo di sistemi tecnologici alimentati da energia prodotta da fonti rinnovabili;
- Techwave, di Massa, lavora alla realizzazione di un impianto in grado di attuare un processo di pirolisi per il trattamento delle plastiche con riscaldamento a microonde;
- Tintoria F8, di Prato, tinge su capo confezionato predisponendo la produzione in un contesto di progetto d’impresa;
- Virgo, di Cascina, è il rilevatore che ha ricevuto anche il premio Milestone Ieee per la prima rivelazione di onde gravitazionali e l’inaugurazione dell’era dell’astronomia multimessaggera con la rivelazione congiunta di onde gravitazionali emesse dalla fusione di un sistema binario di stelle di neutroni;
- Vino75, di Firenze, è un’enoteca online innovativa che vanta un catalogo di oltre 3000 etichette da più di 800 produttori selezionati;
- Vitamina, di Firenze, una startup foodtech che si presenta come un configuratore di integratori alimentari;
- Zerynth, di Pisa, lavora alla digitalizzazione dei processi produttivi per consentire la transizione all’industria 4.0;
- 01 Industries, di Sansepolcro, realizza attività di progettazione, prototipazione, produzione e vendita di sistemi e macchine industriali laser ad alta efficienza energetica e alto contenuto tecnologico per il settore del converting, dell’additive manufacturing, dell’aerospazio, della robotica e della green economy.