Preply è una piattaforma di edutech ucraina che permette di apprendere nuove lingue. Oggi segna oltre 100 milioni di dollari in investimenti
Fondata da Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, Preply è la piattaforma globale di apprendimento di lingue, materie scolastiche e hobby che mette in contatto più di 32.000 insegnanti, di cui più di 1000 docenti di italiano, e tutor in 50 lingue con centinaia di migliaia di studenti in 180 Paesi del mondo. Il suo headquarter si trova ancora a Kiev, dove è nata nel 2013. A luglio ha annunciato la chiusura di un round di serie C da 50 milioni di dollari, e il totale degli investimenti raccolti ora sale a oltre 100 milioni di dollari. Un risultato eccezionale considerando le difficoltà quotidiane che questo team si trova a dover affrontare. Solo nell’ultimo anno, Preply ha triplicato il proprio business le attività di apprendimento linguistico B2B con nuovi clienti come Bytedance (Tiktok), Mercedes e McKinsey. “I nostri fondatori sono in Ucraina e molti colleghi che lavorano nell’ufficio di Kiev sono stati temporaneamente sfollati – spiega Daniele Saccardi, Campaigns Manager di Preply – Per questa ragione, appena è iniziata la guerra, abbiamo pensato di lanciare una mappa interattiva di messaggi di solidarietà provenienti da tutto il mondo che, per noi, hanno un valore ancora più profondo”.
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Come funziona Preply
Oggi Preply comprende oltre 400 dipendenti di 58 nazionalità diverse in 30 Paesi in tutto il mondo. Ha iniziato come startup nel campo della formazione; oggi è la più grande piattaforma globale di apprendimento linguistico live con una comunità internazionale di 32.000 insegnanti che insegnano oltre 50 lingue a centinaia di migliaia di studenti. Grazie a un algoritmo di machine learning, Preply mette in contatto studenti e tutor suggerendo insegnanti che creano piani di lezioni personalizzati e che rispondono alle esigenze di budget, programma e conoscenze richieste dallo studente. Ogni giorno sono decine di migliaia gli studenti che prendono lezioni da insegnanti di 160 nazionalità. L’obiettivo del team è quello di conquistare il mercato dell’apprendimento delle lingue online, che si stima sia destinato a raggiungere i 47 miliardi di dollari entro il 2025. Per quanto riguarda l’insegnamento rivolto direttamente all’utente, il numero di persone che utilizzano l’app Preply è aumentato di 4 volte negli ultimi due anni e, in molte aree geografiche, gli iscritti sono quasi raddoppiati anno dopo anno. Anche in relazione all’apprendimento delle lingue nel contesto B2B vi è stata una forte crescita: nell’ultimo anno Preply ha triplicato il proprio business nel settore aziendale con clienti come Bytedance (Tiktok), Mercedes e McKinsey.
Chi studia l’italiano online?
Secondo una ricerca condotta dallo stesso team, circa il 63% degli iscritti a Preply in Italia sta studiando inglese, il 9% italiano, l’8% spagnolo. La lingua italiana è tra le più popolari, probabilmente in conseguenza al fatto che sono state numerosi coloro che si sono trasferiti da altre nazioni e hanno voluto impararla per ragioni di lavoro o di studio. In Italia, la piattaforma è utilizzata principalmente per imparare le lingue allo scopo di migliorare la propria carriera (38%), la capacità di conversazione (26%) e per prepararsi per un esame (12%). L’italiano è la settima lingua più popolare su Preply, con una crescita del 100% anno su anno. I paesi in cui è viene studiata di più sono gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Germania, la Polonia, la Spagna e la Francia. In totale, gli studenti di 124 diversi paesi stanno attualmente studiando l’italiano su Preply. Se l’inglese, lo spagnolo e il francese sono le lingue straniere più studiate dagli italiani sulla piattaforma, di recente si stanno facendo strada alcune il turco e il farsi.
Il progetto di solidarietà portato avanti da Preply
Come piattaforma di apprendimento globale, Preply, in questo particolare periodo, ha creato una breve guida di parole e frasi ucraine necessarie per comprendere e comunicare con i rifugiati, che include domande ed espressioni base e vocaboli sulla famiglia e sui trasporti. “Che si tratti di aiutare un collega ucraino, esortare la propria azienda o il proprio governo ad intervenire, fare donazioni o semplicemente condividere la bandiera ucraina sui propri social: tutti possono dare il proprio supporto all’Ucraina”, spiega Kirill Bigai.
In questo senso, Preply si è anche impegnata a trasmettere una corretta informazione, raccogliendo fonti attendibili e invitando studenti, insegnanti e utenti ad inviare donazioni alle principali organizzazioni internazionali di volontariato che si sono attivate a sostegno dell’Ucraina. Con l’obiettivo di unire persone di culture e Paesi diversi attraverso la lingua e lanciare un messaggio di pace e speranza alla popolazione ucraina, la società ha lanciato una serie di iniziative significative a sostegno dell’Ucraina: tra queste c’è la campagna Messages to Ukraine – Lettere all’Ucraina che prevede la possibilità, tramite la piattaforma, di lasciare un pensiero di solidarietà tradotto in ucraino e inglese e inserito all’interno di una mappa interattiva. A oggi sono oltre 8.000 i messaggi giunti da tutto il mondo per il popolo ucraino. Preply ha anche avviato un programma di assistenza linguistica gratuito per 1000 ucraini che hanno deciso di attraversare i confini e sono alle prese con una nuova lingua europea.
Il round di Serie C
Il round di serie C chiuso a luglio è stato guidato da Owl Ventures, il più grande investitore mondiale nell’ambito edu-tech con sede nella Silicon Valley. Hanno partecipato anche precedenti investitori di Preply. Tra questi: Diligent Capital, Hoxton Ventures, Educapital, Evli Growth Partners, Przemyslaw Gacek, co-fondatore di Grupa Pracuj. Tra i nuovi investitori, invece, ci sono Swisscom Ventures e Orbit Capital. “Con questo recente finanziamento prevediamo di accrescere la nostra presenza negli Stati Uniti e in Europa e di fare evolvere la piattaforma con la tecnologia dell’intelligenza artificiale: grazie al matching smart, gli studenti potranno trovare con più facilità gli insegnanti adatti alle proprie esigenze, con l’obiettivo di creare la più grande comunità di apprendimento delle lingue al mondo”, conclude Kirill Bigai, co-fondatore e CEO di Preply.