Nuova tappa per la nostra rubrica Viaggio in Italia, stavolta alla scoperta delle realtà beauty e fashion, settori che non conoscono crisi: le startup dedicate alla bellezza sono aumentate del 20%; la moda conta un fatturato di più di 96 miliardi di euro. E la tecnologia diventa strategica
Con un fatturato complessivo che ha superato i 96,6 miliardi di euro, in salita del 16% rispetto al 2021, il settore del fashion e di tutto l’indotto ha chiuso il 2022 oltre le aspettative. Un risultato che si è confermato il più alto degli ultimi 20 anni, testimoniando, ancora una volta, quanto il made in Italy, il fashiontech e il settore manifatturiero italiano siano centrali per la nostra economia (fonte: ultimo rapporto “Fashion Economic Trends” diffuso dalla Camera Nazionale della Moda Italiana)
Prato al centro dell’ecosistema
Il cuore del distretto tessile manifatturiero resta la città di Prato che, con più di 7.000 stabilimenti che si occupano di maglieria e tessile in un territorio geograficamente molto ristretto resta un unicum non solo a livello nazionale ma anche europeo. Anche l’industria cosmetica in Italia continua a crescere: secondo le stime – che per il momento restano tali – il fatturato globale del settore cosmetico ha superato i 10 miliardi di euro (secondo l’ultimo rapporto diffuso dall’Associazione Nazionale delle Imprese Cosmetiche italiana). In particolare, in Italia le startup del comparto cosmetico e legate all’igiene personale hanno segnato un +20%. Abbiamo intercettato l’assessore all’Innovazione, Smart City e Sviluppo Economico del Comune di Prato, Benedetta Squittieri, tra i promotori di progetto PRISMA che ha l’obiettivo di selezionare una serie di startup che operano con nuovi modelli di business basati su tecnologia 5G, Internet of things, Intelligenza artificiale, e blockchain, per favorire l’innovazione delle imprese del distretto tessile e moda pratese.
Leggi anche: Le 5 startup selezionate nella seconda call di PRISMA
“In questi anni, l’inserimento delle nuove tecnologie in alcuni comparti produttivi nel distretto tessile manifatturiero ha giocato un ruolo chiave. Nel 99% dei casi sono le pubbliche amministrazioni che devono stimolare il sistema produttivo”, ci ha spiegato l’assessore.
“Si deve rafforzare l’intero ecosistema”
“In particolar modo, a Prato, nel più grande distretto tessile europeo, – ha aggiunto Squittieri – abbiamo cercato di rafforzare le infrastrutture; portare la fibra in tutte le aree industriali della città ma anche la sperimentazione del 5G è stata utile a stimolare le imprese del nostro territorio e l’uso delle tecnologie. In questo settore il tema dell’innovazione e della cooperazione non più rinviabile. Noi abbiamo lavorato – e stiamo lavorando – su 2 temi principali: costringere le imprese del territorio a collaborare con centri di ricerca e Università e attrarre le startup sul territorio”.
Perché bisogna fare sistema
“Riguardo il primo tema – ci ha spiegato l’assessore – posso aggiungere che imprese e mondo accademico sono due figure chiave che, spesso, si parlano troppo poco. In un settore industriale fatto di piccole PMI, la cooperazione risulta, invece, fondamentale. Riguardo il secondo punto, abbiamo fatto un grande lavoro per attrarre su questo territorio le startup; per chiedere alle aziende di applicare le loro innovazioni sia sui processi produttivi che sul prodotto e sull’organizzazione del distretto, lavorando per innovare il sistema pratese e cercando di svolgere un ruolo non solo tradizionale ma estremamente importante. Le nostre imprese, se prese singolarmente, risultano essere poco attrattive per investimenti importanti mentre quello che c’è da fare è riuscire a rafforzare l’intero ecosistema”.
“Il tema della dimensione delle aziende è l’elemento forse più critico; nel caso del distretto tessile pratese si tratta di un processo che non realizza un prodotto finito: trattandosi di microimprese che svolgono, ognuna, un ruolo fondamentale, ogni pezzetto della filiera deve essere salvaguardato. In questo senso, rafforzare la tecnologia nel comparto può fare davvero la differenza”.
“La tecnologia può essere un processo abilitante per portare valore nel mercato”
“Si deve lavorare non solo sulla transizione digitale ma – ha aggiunto Squittieri – anche su quella ecologica tramite, ad esempio, l’utilizzo della blockchain per tracciare l’intero processo produttivo. Un sistema che consente oggi alle imprese di essere molto competitive nel mercato internazionale e rispondenti a quello che i grandi marchi del fashion hanno bisogno”.
“La nostra mission – ci ha illustrato l’assessore – è quella di rafforzare il tessile di qualità e la possibilità, per queste imprese, di porsi con un processo produttivo completamente tracciato in grado di raccontare la storia di quel capo che arriva da un processo di rigenerazione. La tecnologia può essere un processo abilitante per diventare portatori di valore in un mercato che guarda alla sostenibilità non solo economica ma anche ambientale e sociale”.
Leggi anche: Viaggio in Italia, alla scoperta del deeptech. “Si è passati da poche decine a centinaia di milioni di euro l’anno. Ma non basta”
Riciclo e fashion
“In questo momento – ha spiegato l’assessore Squittieri – ci troviamo di fronte a una svolta storica del tessile nel mondo; l’Unione Europea ha dettato linee chiave e priorità; si tratta di capire come riuscire ad avviare un processo di riciclo per tutti i tessuti. Abbiamo la fortuna di avere sviluppato queste nostre competenze nel corso di decenni, da quando, nello scorso secolo, a Prato arrivavano tessuti via terra e via mare da tutto il mondo. Quell’esperienza, oggi, ci consente di avere una filiera produttiva dei materiali e grazie a questo storico importante le ricerca sta facendo grandi passi avanti sia per capire come separare le fibre che come riutilizzarle anche in altri settori – ad esempio in quello dell’edilizia, per pannelli fonoassorbenti”.
“A Prato ci sono le tutte le potenzialità per diventare un modello”
“Proprio per raggiungere questo obiettivo complesso – ha proseguito Squittieri – dobbiamo incentivare e costringere sia le aziende del distretto che i centri di ricerca delle Università a lavorare su progetti concreti affiancando l’attrazione di nuove leve, come le startup, sul territorio per lo sviluppo di modelli produttivi di PMI che hanno bisogno di crescere tutti assieme. Senza dubbio, il processo è molto lungo; per questo bisogna accelerare e creare le condizioni per avere uno sviluppo organico, ricercando gli strumenti tecnologici e digitali adatti a far crescere il nostro modello produttivo in questa transizione. Oppure possiamo arrenderci e dire che la transizione ecologica sarà la fine del manifatturiero ma a Prato ci sono tutte le potenzialità per diventare pionieri e fare da modello per altri distretti industriali”.
Tutte le startup Beauty e Fashion (lista in aggiornamento)
Di seguito trovate un elenco delle startup e PMI del Fashiontech e del Beauty mappate da StartupItalia. Nella filosofia della nostra redazione, è una lista e non una classifica e, soprattutto, si tratta di un articolo aperto perciò aspettiamo le vostre segnalazioni: scriveteci alla nostra mail [email protected] per aiutarci a renderla sempre più esaustiva.
- ADESSO con la linea “skinimalism”, deterge, protegge e idrata la pelle in modo ecosostenibile. Propone texture leggere, formule pulite, prodotti leave-on e confezioni ready-to-wear;
- AEQIUM è un trattamento ecosostenibile che agisce sulla salute e sulla bellezza della pelle, impiegando nutraceutici e dermocosmetici simultaneamente;
- APUANA SB si occupa della digitalizzazione sostenibile del manifatturiero Made in Italy, per innovare la produzione di filiera corta e fare aumentare il valore percepito per unità di prodotto;
- APPCYCLED semplifica il processo di upcycling per ridurre i rifiuti dell’industria tessile recuperando gli scarti e aiuta le aziende nel circolo ricreativo;
- ASSYST sostituisce i prototipi fisici, riduce i tempi di sviluppo, i costi e gli sprechi, garantendo sizing&fitting accurato già in digitale – grazie ad avatar realistici – e aiutando le aziende a diventare sempre più sostenibili;
- AWHY ha realizzato una piattaforma di customer care basata sull’intelligenza artificiale con la mission di automatizzare i processi più ripetitivi e con poco valore all’interno dell’azienda;
- BESIGHT propone sistemi cloud modulari, scalabili e completamente open, per potersi integrare con le principali soluzioni dipartimentali di settore, attraverso l’utilizzo di servizi REST API;
- BETTAKNIT fornisce kit di maglia, uncinetto, ferri, gomitoli e video tutorial per creare a casa capi di alta qualità e riciclati. La scelta dei produttori è fondata su coloro che rispettano l’uomo, gli animali e l’ambiente. I prodotti sono sostenibili, ecologici e riciclati;
- BINOOCLE opera nei campi della data science, delle neuroscienze e dell’intelligenza artificiale e ha sviluppato algoritmi e realizzato un software, KooneTX, che, tramite blockchain, è capace di automatizzare i servizi della filiera;
- CONERO BEAUTY con filiera interamente locale, propone prodotti per la skincare sulla base di estratti delle piante autoctone del Parco Naturale Regionale del monte Conero;
- DARLING è il beauty brand Made in Italy nato dall’idea che un prodotto suncare possa essere un oggetto di design, simbolo di moda e tendenza;
- DEPOP è l’app mobile per comprare e vendere prodotti direttamente dal proprio smartphone. Permette di scegliere tra una vasta quantità di brand;
- DUEDILATTE, startup di fashion tech nata in Toscana, parte dal latte di scarto per realizzare fibre, filati e tessuti antibatterici, anallergici e termoregolatori con proprietà naturali;
- DRESSO ha sviluppato un’app con l’obiettivo di rendere consapevoli le persone nell’acquisto dei propri capi d’abbigliamento attraverso un social network tramite il quale gli utenti possono condividere i propri outfit e ricevere offerte;
- ESPRESSOH produce cosmetici dal caffè offrendo un make-up essenziale, facile e veloce da applicare ma forte e deciso allo stesso tempo;
- FAMILY NATION è una boutique digitale dedicata a neo genitori e mamme. Tramite lo shop online si può acquistare una collezione curata dei migliori brand per bambini e pre-maman provenienti da tutto il mondo;
- FODY si pone l’obiettivo di dare nuova vita agli scarti tessili a distanza attraverso l’impegno di soggetti emarginati, fornendo percorsi professionalizzanti e offrendo alle aziende produttrici un metodo innovativo per smaltire i propri scarti tessili;
- HIMATEX ha creato Hegoplan, una piattaforma tecnologica digitale di fashiontech. Attraverso un camerino digitale, l’utente può scattare una foto da caricare sulla piattaforma e, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, misurare le proprie dimensioni del corpo;
- HYPHEN con un ecosistema integrato di competenze, offre soluzioni e servizi per la costruzione e la gestione della digital content factory aziendale;
- JOOR è una piattaforma digitale B2B che facilita la gestione wholesale per brand e retailer con una soluzione di pagamento globale integrata. Con JOOR Pay, i brand possono accettare diverse forme di pagamento in 135 valute e ricevere pagamenti più velocemente;
- KYMIA vuole portare la Sicilia fuori dalla sua penisola con i cosmetici prodotti grazie al mallo del pistacchio. Un brand che si mostra con il simbolo dell’economia circolare che rispetta e migliora la salute della pelle grazie all’azione della natura;
- LICIA FLORIO produce e vende smalti vegani, abbigliamento sportivo femminile di alta qualità riciclato al 100% e prodotti di bellezza responsabili completamente Made in Italy;
- PRISMA TECH propone soluzioni di virtual fitting e un software 3D per lo sviluppo dei prodotti e la digitalizzazione aziendale, che vanno dalla prototipazione virtuale ai software per ridurre i tempi di consegna e il numero di modifiche;
- RIFÒ realizza capi di alta qualità e vuole creare una linea di abbigliamento e accessori prodotta interamente a Prato e dintorni con fibre 100% rigenerate e rigenerabili;
- SERUM LAB SKINCARE si occupa di cosmetica naturale e innovativa a base di siero di latte ad altissima concentrazione, 100% made in Italy, dalla filiera del Parmigiano Reggiano;
- STAIY oltre a essere un e-commerce permette ai consumatori, tramite la piattaforma, di informarsi in modo semplice e trasparente sulla sostenibilità (tramite blog e articoli) e di acquistare prodotti migliori per il pianeta;
- TESISQUARE si occupa della creazione di ecosistemi digitali di Supply Chain in cui persone, dati, tecnologie e processi sono interconnessi, garantendo eccellenza operativa lungo tutta la catena del valore – dal fornitore al consumatore;
- TINDORA COSMETICS è specializzata nella ricerca e sviluppo di cosmesi biotecnologica di alta gamma, caratterizzata da ingredienti naturali e biologicamente certificati;
- WOWCRACY è una piattaforma di crowdfunding che permette a fashion designers e brand di presentare progetti di comunicazione e vendita al fine di coinvolgere l’utenza in una brand experience;
- ZAKEKE è una suite completa di strumenti che consente ai marchi di personalizzare semplicemente l’offerta di prodotti in 2D, 3D, Realtà Aumentata (AR) e Virtual Try On. Cloud based, multi piattaforma e multi lingue;
- 3RAND UP SOLUTIONS è specializzata nella progettazione e implementazione di soluzioni per dare identità digitali ai prodotti (serializzazione, anticontraffazione, tracciabilità e customer engagement), si occupa di trasformazione digitale a tutto tondo.