Da “Fantasanremo” a “Indigo.ai”, al Festival di Sanremo sono sempre di più le app che ingaggiano gli spettatori da remoto. La nostra rassegna (canora e non solo)
Il Festival della canzone italiana è ai blocchi di partenza. E la kermesse ogni anno diventa sempre più partecipata. Gli spettatori, già dai tempi del televoto, non sono più passivi ma contribuiscono, seppur in minoranza, alle sorti dei cantanti in gara a Sanremo. E oggi, con le app nate in concomitanza con l’avvio del Festival, nessuno resta escluso. Da ieri, 7 febbraio, all’11, giornata della finalissima gli appassionati del Festival e dei social saranno alle prese con FantaSanremo, il game gratuito che consente a chiunque di diventare “fantallenatori”, organizzando e gestendo squadre virtuali formate da cinque degli artisti in gara, con l’obiettivo di vincere la “gloria eterna”. Di Fantasanremo ne abbiamo già parlato qui, ma questa non è l’unica app ad essere nata recentemente per rallegrare quelle serate – a volte anche troppo lunghe e un tantino noiose – del Festival della Canzone Italiana.
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Cosa fa Indigo.ai e cosa c’entra con il Festival
Oltre a improvvisarsi “fantallenatori”, con Indigo.ai, startup di intelligenza artificiale, si diventa anche “fantacantantautori”. Per l’esattezza, si tratta di un chatbot che crea e scrive canzoni personalizzate e supporta gli appassionati nella creazione delle squadre di FantaSanremo. Come una sorta di ChatGPT del Festival, Indigo.ai si propone come cantautore virtuale. Sanremo non lo si canta e basta, lo si fa! Per l’occasione, gli appassionati possono collegarsi all’account Instagram del chatbot per scoprire come funziona e avviare la conversazione con l’intelligenza artificiale. A questo punto, l’utente indica il tema della canzone (ad esempio le fragole, il cielo, gli amici); il mood (allegra, malinconica) ed, eventualmente, suggerisce lo stile del cantante italiano a cui ispirarsi: da Fabrizio De Andrè a Jovanotti. In pochi secondi il chatbot restituisce un divertente testo da provare a mettere in musica e cantare.
“La diffusione virale di ChatGPT ha mostrato a tutti le potenzialità della nuova generazione di intelligenza artificiale conversazionale e delle tecnologie di AI generativa su cui con Indigo.ai stiamo lavorando da anni – spiega Gianluca Maruzzella, Co-founder & CEO di Indigo.ai – In occasione di Sanremo abbiamo allenato la nostra tecnologia a creare canzoni ispirate ai cantautori italiani, per consentire al pubblico di sperimentare in modo giocoso come i tool di AI generativa potranno diventare in futuro parte del processo creativo”. Insomma, l’intelligenza artificiale sembra davvero aver superato così tanti limiti prima inimmaginabili che oggi sta penetrando la nostra vita quotidiana. Pure Sanremo, pure la musica e pure il cantautorato italiano!