La società è di proprietà del Fondo Pubblico di Investimento, collegato al principe Mohammed bin Salman
Vi abbiamo già raccontato dell’attivismo del fondo saudita Savvy Games che sta investendo miliardi di dollari nel settore dei videogiochi. Nelle scorse ora la lista di società acquisite si è allungata: per un totale di 4,9 miliardi di dollari il colosso si è aggiudicato Scopely, software house americana fondata nel 2011 a Los Angeles, famosa per i suoi titoli mobile come Yahtzee With Buddies, Star Trek Fleet Command, Marvel Strike Force, Stumble Guys e Scrabble Go. «Scopely – ha commentato Brian Ward, Ceo di Savvy Games – è una delle aziende di giochi in più rapida crescita e da tempo ammiriamo la sua capacità di costruire una community di gamer». Nel 2020 Scopely aveva chiuso un round da 340 milioni di dollari con una valutazione di 3,3 miliardi di dollari post-money.
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Savvy Games è presente sul mercato da anni e ha partecipazioni in alcune delle società gaming più note al mondo, come Capcom. Nel 2022 ha acquisito per 1,5 miliardi di dollari le realtà esport ESL e Face It. L’obiettivo, dichiarato in più occasioni, è di attirare sempre più talenti e società nel regno saudita. E non soltanto in ambito videogiochi. Adam Neumann, ex Ceo di WeWork oggi impegnato in un’altra avventura real estate con Flow, avrebbe scelto proprio l’Arabia Saudita per dare il via al proprio business. Riad e altre città si sono candidate a far parte di una vera e propria startup nation.
L’obiettivo sui videogiochi è il medesimo: trasformare Riad in un hub gaming a livello mondiale. Le risorse economiche per farlo ci sono, ma è inevitabile evidenziare quanto questo soft power voglia mettere in secondo piano le violazioni dei diritti umani in un paese dove vige la legge islamica. Savvy Games è interamente di proprietà del Fondo Pubblico di Investimento dell’Arabia Saudita (“PIF”), collegato al principe Mohammed bin Salman.