Hanno investito nel marchio della pasta fresca: Mip, Picus, Kitchen Fund, Amundi e Gaetano Marzotto. Il Ceo Cartasegna: «Ripartiamo da dove siamo nati»
Miscusi, brand italiano di ristoranti di pasta fresca, ha annunciato la chiusura di un round complessivo da 10 milioni di euro contestualmente alla nuova apertura a Milano del food district in Piazza Gae Aulenti (quartiere Portanuova), con un ritorno alle origini con modello di servizio “fast casual” per diffondere la dieta mediterranea puntando su digitalizzazione, velocità, ingredienti stagionali che rispettano la biodiversità. All’operazione d’investimento hanno partecipato Mip, Picus, Kitchen Fund oltre agli storici business angels che hanno confermato la fiducia, e i nuovi ingressi come Amundi e Gaetano Marzotto. «Questo nuovo Miscusi è un progetto rispettoso delle nostre radici e, al tempo stesso, responsabile del nostro futuro», ha commentato Alberto Cartasegna, Ceo e Founder di Miscusi. «Ripartiamo da dove siamo nati con un servizio più informale e rapido, portandoci dietro tutto quello che abbiamo imparato in questi anni di tempeste, unendo l’attenzione per gli ingredienti e per l’ambiente alla nostra vocazione tecnologica dando vita all’alternativa sana a molti dei fast food presenti oggi sul mercato».
Il nuovo progetto
Il nuovo progetto di ristorazione fast-casual, che prevede 70 coperti per 160 mq di locale, è un modello ibrido che unisce la velocità e la tecnologia tipici dei fast food alla bontà della pasta. Il ristorante, infatti, mantiene tutti i tratti del brand, come il pastificio a vista in cui ogni giorno viene prodotta la pasta fresca trafilata al bronzo e realizzata con farine italiane derivate da agricoltura senza pesticidi e fertilizzanti chimici, e introduce una modalità di ordinazione rapida, digitale tramite schermi touch screen e un servizio snello grazie alla chiamata con ritiro al bancone. In vetrina, per chi è di passaggio tra una commissione e l’altra, anche un QR code per ordinare, pagare e ritirare il proprio piatto di pasta o gustarlo sul posto o portarlo in ufficio in un paio di click.
Nel nuovo progetto, tra gli investitori ci sono MIP, Picus, Kitchen Fund e da settembre 2022 Amundi e Gaetano Marzotto, che hanno contribuito alla raccolta del round complessivo pari a 10 milioni. Nel 2022 Miscusi ha registrato 20 milioni di ricavi (per circa 2 milioni di clienti) e un Ebitda positivo in tutti i suoi ristoranti. «Sono felice di avere accanto, anche in questa nuova fase, i nostri storici investitori e do il benvenuto anche ai nuovi soci con i quali scrivere altre pagine di orgoglio italiano nel mondo», ha così concluso il Ceo Alberto Cartasegna. Per il 2023 sono previste ulteriori aperture che dovrebbero seguire la formula fast. Attualmente Miscusi è presente in sei città italiane e a Londra, con un totale di tredici ristoranti.