La community dei gamer riscopre l’importanza di specie fondamentali per l’ambiente e l’ecosistema
Alla faccia dei videogiochi che rinchiuderebbero in casa le persone. In Gran Bretagna l’editore Marvelous Europe si è messo a disposizione per finanziare i lavori della Royal Zoological Society Scotland (RZSS), da anni impegnata nella tutela e nella salvaguardia delle specie di insetti più a rischio. Le ragioni di questo sodalizio non sono campate per aria: a ben vedere, rappresentano il frutto di una tradizione gaming che va avanti da parecchi lustri, dal momento che Marvelous Europe è l’editore di STORY OF SEASONS: Pioneers of Olive Town, l’ultimo capitolo della saga videoludica di Harvest Moon con 25 anni di storia. E cosa si fa in questo videogioco? Si imparano i rudimenti dell’agricoltura, dalla semina al raccolto, in un’ambientazione rilassata e stimolante che ha conquistato generazioni di gamer.
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Gamer uniti per gli insetti
Marvelous Europe e le testate videoludiche di riferimento hanno preso parte a un contest nel quale tutti i partecipanti ricevono un kit di semi da coltivare e, dalla fine di marzo, aggiornano la community sui social con post e immagini a cadenza settimanale. Chi riuscirà a curare al meglio il proprio piccolo campo avrà l’onore di scegliere il nome di battesimo della nuova stanza di incubazione per il pino hoverfly, rara specie di larva, al RZSS Highland Wildlife Park. Nel frattempo quasi tutte le 156 larve presenti in una piccola foresta scozzese stanno diventando pupe – uno stadio della crescita – e tra queste compaiono nomi di un certo peso, scelti sempre dai fan del videogioco STORY OF SEASONS: Pioneers of Olive Town. Tra questi simpatici insetti si nasconde una certa Larva Croft.
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La dottoressa Helen Taylor, responsabile del programma di conservazione presso il RZSS, ha commentato così l’iniziativa: «Il programma di allevamento per la conservazione della nostra organizzazione benefica presso l’Highland Wildlife Park è attualmente la migliore speranza per la sopravvivenza di questa specie in pericolo di estinzione. L’ultimo avvistamento di un pino hoverfly adulto in natura risale a più di otto anni fa. Gli invertebrati sono un gruppo di animali poco studiato e poco amato, che però alimenta la catena alimentare, impollina le piante e scompone i rifiuti organici. Tengono insieme i nostri ecosistemi».