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Dal finanziamento di 20mila euro al supporto da parte delle aziende, fino ai programmi di investimento pubblico in Sardegna. Tra questi, la collaborazione con la Casa delle tecnologie emergenti di Cagliari
Ecosistema, ossia l’insieme sinergico dei soggetti e delle competenze, messi a fattor comune per generare nuove opportunità per le startup. Da questa semplice definizione partiamo per descrivere l’attivazione delle risorse e delle opportunità che l’Hub di Cagliari del programma Bravo Innovation Hub promosso dal Ministero del le imprese e del made in Italy e da Invitalia, mette a disposizione dei partecipanti che saranno selezionati nella call.
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Nello specifico a Cagliari la call si rivolge a imprese di piccole dimensioni iscritte al registro delle imprese da non più di 60 mesi, in qualsiasi forma giuridica dotate di una qualità imprescindibile: immaginare una città intelligente, luogo di collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni dove si possa raggiungere l’integrazione e l’efficienza. Uno spazio dove le Information and Communications Technology (ICT) il web e le Internet of Things (IoT) offrano conoscenza in tempo reale per aiutare persone e organizzazioni nel prendere le giuste decisioni.
In sostanza: ideare soluzioni innovative rivolte alla mobilità green e le smart cities.
Una call che si inserisce a Cagliari in un ecosistema particolarmente vivo e intraprendente, ricco di competenze e progetti, nel quale tutti i differenti attori dell’innovazione sono connessi favorendo il trasferimento delle competenze e delle tecnologie alle startup e alle realtà imprenditoriali più dinamiche. Cagliari, inoltre, beneficia di un grosso valore aggiunto del quale la stessa call di Bravo Innovation Hub beneficerà: la Casa delle tecnologie emergenti, un centro di trasferimento tecnologico nato con l’obiettivo di coniugare le competenze scientifiche delle Università e degli enti di ricerca con le esigenze delle imprese. La città di Cagliari si è aggiudicata, infatti, il bando promosso dal Ministero delle imprese e del made in Italy (ex Mise) dedicato a programmi di supporto alle tecnologie emergenti e 5G.
A Cagliari Bravo Innovation Hub e Cte supportano le migliori idee imprenditoriali
«Quando abbiamo analizzato i temi al centro del programma di Bravo Innovation Hub a Cagliari, abbiamo trovato una forte convergenza con le nostre caratteristiche. C’era la possibilità di creare un progetto importante insieme». A dirlo è Riccardo Castrignanò, ingegnere e Responsabile dell’area smart city e innovazione tecnologica della città di Cagliari, che lo scorso anno ha lanciato la sua Casa delle tecnologie emergenti.
Il progetto Cagliari Digital Lab, realizzato all’interno del bando relativo alle Case delle tecnologie emergenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è dedicato al supporto alle tecnologie emergenti 5G, con l’obiettivo di associare le competenze scientifiche delle Università e degli enti di ricerca al mondo imprenditoriale. «È fondamentale mettere a fattor comune tutte le iniziative e le attività presenti sul territorio», sottolinea Castrignanò.
«Con Bravo Innovation Hub e Invitalia abbiamo trovato un’unità di intenti nell’accompagnare le nuove idee imprenditoriali nella loro crescita e competere sul mercato». In questo processo, la Cte sarà a disposizione per quello che è il suo compito: «produrre trasferimento tecnologico mediante ricerca e sviluppo interni al centro, sulla base di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, l’IoT, l’extend reality e il quantum computing, sostenute da una piattaforma di telecomunicazioni 5G e 6G».
Durante il programma Mobilità green e smart city di Bravo Innovation Hub (qui il format per iscriversi), la Casa delle tecnologie emergenti di Cagliari organizzerà una serie di iniziative su misura, che vanno ad aggiungersi ai servizi offerti alle aziende selezionate. «Percorsi mirati di laboratorio, contamination lab, studi ed esperienze dei nostri partner» saranno l’ossatura della partecipazione di Cte all’acceleratore di Invitalia.
Partner che, prosegue Castrignanò, spaziano da corporate nel settore delle telecomunicazioni, come Tim e WindTre, ad aziende specializzate nelle tematiche trattate, e centri di alta formazione nelle tecnologie emergenti. Nel caso specifico, si tratta dell’associazione Cyber 4.0 nel campo della sicurezza informatica e del consorzio Artes 4.0 nell’ambito della robotica.
Le opportunità di Bravo Innovation Hub a Cagliari
Oltre alla collaborazione con Cte, il percorso della rete nazionale di acceleratori d’impresa di Invitalia è strutturato su una serie di servizi e opportunità diversi fra loro. Abbiamo riassunto i principali qui sotto.
- Un grant equity-free di 20.000 euro nel momento di ingresso al programma, che il team della startup può utilizzare a sua discrezione, senza una preventiva approvazione di un piano di spesa
- Una valutazione personalizzata per identificare i punti di forza e le aree di miglioramento del progetto
- 60 ore di mentoring e coaching per lo sviluppo del prodotto e del servizio, con analisi del modello di business e consulenza su nuove tecnologie, tecniche di comunicazione, marketing e raccolta fondi. A curare il percorso di mentoring sono esperti nel campo degli acceleratori per startup e team con competenze verticali su capital advisory e consulenza strategica
- Un percorso di formazione di circa 18 giorni, incentrato sulle competenze imprenditoriali e sulle tematiche più rilevanti del settore
- Uno spazio di lavoro all’interno del Bravo Innovation Hub, nella Biblioteca Metropolitana di Cagliari, che diventerà anche un luogo per la sperimentazione e i test delle soluzioni tecnologiche proposte
- Occasioni di incontro con corporate e aziende dei settori della mobilità e smart city, allo scopo di individuare progetti pilota da attivare con il supporto di corporate mentor assegnati al programma
- Supporto nella raccolta fondi, per arrivare nel minor tempo possibile al livello di maturità sufficiente per stringere accordi con 15 tra i principali fondi di venture capital italiani
- Un benchmark day per ascoltare e confrontarsi con testimoni nazionali e internazionali, imprenditori, ricercatori, esperti, specializzati nel settore di tuo interesse
- Iniziative di business matching, open innovation e partecipazione a importanti fiere di settore
- Il demo day conclusivo, durante il quale si potrà presentare il progetto e i suoi obiettivi a investitori nazionali e internazionali
Inoltre, uno degli aspetti più interessanti del percorso di Bravo Innovation Hub a Cagliari sta nell’accesso privilegiato a programmi di supporto e investimento pubblico in tema smart city in Sardegna. Proprio a partire da Cte, al cui interno risiede il Cagliari digital lab, un laboratorio per la sperimentazione delle tecnologie emergenti.
Ma non solo, ci sono anche altri progetti di innovazione molto interessanti in Sardegna come ad esempio e.INS – Ecosystem of lnnovation for Next Generation Sardinia: un’iniziativa dell’Università di Sassari per facilitare la connessione fra enti di ricerca, sistema produttivo e istituzioni sarde con il Centro nazionale per la mobilità sostenibile. Un progetto che vede fra i partner l’Università di Cagliari, ed è incentrato sulla ricerca e l’innovazione relative a cinque aree principali: mobilità aerea, stradale, per vie d’acqua, ferroviario, oltre a veicoli leggeri e mobilità attiva. All’interno di questo progetto esiste anche una cospicua linea di finanziamento dedicata al trasferimento tecnologico per le startup.
Da Amazon a Google Cloud, i partner del programma
Oltre alla presenza di enti pubblici e di ricerca più di 40 aziende hanno scelto di collaborare con il programma di Invitalia nel capoluogo sardo, garantendo sconti e accesso gratuito a servizi, tecnologie e altre facilities. Questo grazie a una rete di Perk Partner, costituita da tech company di primaria rilevanza mondiale, della quale il programma Bravo Innovation Hub Cagliari può beneficiare. Tra queste, Algolia, operatore leader su algoritmi di ricerca semantica evoluti e natural language processing, consentirà ad alcune delle startup selezionate di candidarsi per ricevere fino a 10mila dollari in crediti Algolia, validi per un anno, mentre Amazon Web Services metterà a disposizione fino a 25mila dollari di crediti promozionali e Google Cloud offrirà crediti cloud fino a 100mila euro ogni anno, per due anni, oltre a consulenze da parte dei propri tecnici.
Un’occasione simile proviene anche da Ibm Spark, che ha previsto crediti gratuiti secondo due modalità: 12mila dollari in un anno, ossia mille dollari al mese, o 18mila dollari in sei mese, vale a dire tremila mensili, sulla piattaforma. Le startup selezionate potranno inoltre beneficiare di uno sconto del 90% su tutti i prodotti e ottenere formazione gratuita online da Hubspot per un anno.
Un supporto arriva anche da Stripe, che darà uno sconto di elaborazione di 20mila euro senza commissioni per le startup e offrirà consulenza nella configurazione di sistemi di pagamento, e da Trustpilot, che fornirà il 20% di sconto, due mensilità e un’ora di consulenza gratuite ai partecipanti. Infine, sarà possibile per alcune delle aziende che soddisferanno determinati requisiti fare domanda per avere sei mesi gratis di fornitura dei servizi di assistenza clienti di Zendesk.