La scaleup sta sviluppando un trattamento chirurgico per la cura della presbiopia e dell’ipermetropia tramite l’uso di tessuto corneale allogenico. Le nuove risorse serviranno per sostenere lo sviluppo della tecnologia innovativa per il trattamento degli errori di rifrazione
Allotex, realtà medtech italo-americana specializzata nel trattamento della presbiopia e dell’ipermetropia, con una tecnologia in fase di sviluppo clinico che utilizza tessuto corneale allogenico, ha raccolto un round di Serie B da 30 milioni di dollari, guidato da KCK Medtech e a cui hanno partecipato Panakès Partners sgr, Exor Ventures e Supernova Invest.
Con i capitali raccolti Allotex punta allo sviluppo della sua tecnologia per il trattamento degli errori di rifrazione. L’azienda ha già ottenuto l’autorizzazione al lancio del suo prodotto nel mercato europeo: TransForm, attraverso il ramo di azienda italiano, e prevede di iniziare le vendite a inizio 2024. Inoltre nello stesso anno inizierà gli studi clinici della FDA in una serie di siti negli Stati Uniti.
«Come chirurgo, non c’è niente di più gratificante che contribuire a fare la differenza nella vita delle persone. La tecnologia del tessuto corneale allogenico addizione di Allotex permette questo progresso», ha commentato il Prof. Aylin Kilic, ricercatore principale degli studi clinici europei.
Cosa fa Allotex
Allotex è una realtà italo-americana con sede a Boston e a Milano che sta sviluppando un trattamento chirurgico per la cura della presbiopia e dell’ipermetropia tramite l’uso di tessuto corneale allogenico. Un trattamento che è già in fase di sviluppo clinico. Nel dettaglio la procedura messa a punto da Allotex, ancora in fase di sperimentazione, dovrebbe essere in grado in soli sette minuti e in regime ambulatoriale di migliorare la vista da vicino dei pazienti.
Fondata nel 2016 dai medici David Muller e Michael Mrochen ma con ragione sociale anche italiana l’azienda ha già ottenuto l’autorizzazione al lancio del suo prodotto nel mercato europeo, attraverso il ramo di azienda italiano, e prevede di iniziare le vendite a inizio 2024. Contestualmente la startup ha intenzione di iniziare gli studi clinici negli Stati Uniti per ottenere le necessarie autorizzazioni dalla Fda.
Vance Thompson, medical monitor dell’azienda, ha aggiunto: «La chirurgia di intarsio corneale allogenica supera i problemi di biocompatibilità che affliggono gli intarsi corneali sintetici e rappresenta un significativo passo avanti per i nostri pazienti affetti da presbiopia».