Penultima puntata del nostro lungo viaggio. Per Federalberghi molti vacanzieri per risparmiare stanno a casa di parenti e amici. Ma hotel, B&B, rifugi alpini e scambi di casa si spartiscono un giro d’affari di 10 miliardi di euro. E inizia a farsi spazio l’intelligenza artificiale
L’estate sta finendo, come ci ricordano le ultime giornate di temporali e temperature ormai autunnali, ma non termina ancora il nostro viaggio tra le travel startup. Tra alberghi da sogno, case prese “in prestito”, residenze uniche e alloggi più modesti, in questa stagione il settore alberghiero sta andando a gonfie vele. Secondo un’indagine di Federalberghi, l’alloggio preferito è la casa di parenti ed amici (30,2%), seguita dall’albergo (26,7%), dai bed&breakfast (24,6%) e dal rifugio alpino (7,8%), per un valore di 9,6 miliardi di euro e una spesa media di 751 euro a persona. E dai dati che emergono dall’ultimo Osservatorio Turismo Confcommercio-Swg, questa estate sono 30 milioni gli italiani che hanno deciso di partire per le vacanze, per un volume d’affari che si aggira sui 45 miliardi di euro. Il mare, come sempre, occupa il primo posto della graduatoria (24%), a cui seguono le città d’arte (15%), i piccoli borghi (9%) e la montagna (11%). Un segnale, senza dubbio, positivo non solo per la nostra economia, ma a livello globale. Secondo Uvet Global Business Travel, l’incremento nel comparto alberghiero è, infatti, cresciuto del +34%. Ma come scegliere l’alloggio perfetto per le proprie esigenze senza incappare in “falsi miti” o destinazioni che non corrispondono realmente a quanto richiesto? Ci sono startup come Bleexyou e HomeExchange.it che, con diverse formule, grazie all’utilizzo della tecnologia e dell’IA propongono alloggi tailor-made per i clienti. Il nostro nuovo viaggio nel settore del travel va alla scoperta di quelle realtà che offrono questo tipo di servizi e che, proprio grazie alla tecnologia, aiutano nella ricerca dell’alloggio ideale. Ma, come sempre, il nostro viaggio parte dai dati. Scopriamo, allora, quali sono state le mete turistiche italiane più gettonate in questa estate ormai agli sgoccioli.
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Le città più gettonate
Rimini si aggiudica la pole position tra le città balneari più gettonate in Italia, con circa un miliardo e mezzo di valore aggiunto generato dall’industria dell’ospitalità e quasi 1,48 miliardi, che corrispondono all’1,56% della ricchezza generata dai primi 500 comuni turistici italiani. I dati emergono dallo studio di Sociometrica ‘La ricchezza dei comuni turistici’, che classifica al secondo posto dei comuni balneari Cavallino-Treporti, con 1,38 miliardi, al terzo Bibione con 1,33 miliardi. «Dalla fotografia scattata da questo studio – osserva in una nota il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad – emerge anche l’impennata nazionale del fenomeno degli affitti brevi». A tale riguardo, precisa il sindaco, «è da rilevare che i comuni, come Rimini, che apportano il maggior contributo alla ricchezza nazionale nel turismo sono anche quelli in cui a prevalere è la dimensione alberghiera piuttosto che quella delle case in affitto. Messe a confronto, le località balneari di consolidata attrattività producono un’offerta con effetti moltiplicati sull’economia di valore maggiore rispetto a quelle dove è prevalente il modello basato sulle case private in affitto breve».
Tutto il settore turistico paga, anzitutto, l’andamento climatico, a cui si aggiunge l’aumento dei costi, l’inflazione, il caro benzina e quello dei biglietti per chi viaggia in treno o in aereo. «A salvare la stagione sono senz’altro gli stranieri che dall’Europa e dall’estero hanno deciso, numerosi, di scegliere i nostri agriturismi per le vacanze. Sono due le considerazioni che vengono subito in mente e ci devono far riflettere – sottolinea Augusto Congionti, presidente di Agriturist – Da un lato, l’effetto Covid, che spingeva gli italiani verso spazi verdi, natura e buon cibo è finito, e si è ritornati a concorrere con mete estere competitive come Grecia, Croazia e Albania; dall’altro, per le famiglie, le incognite sul futuro sono ancora troppe. I giorni di vacanza si contraggono, si opta per situazioni economicamente sostenibili e si prenota per fine agosto o settembre».
Vacanze da sogno grazie al tech
A sfruttare a pieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale e dei sistemi tecnologici ci sono realtà come Bleexyou e HomeExchange che, in modi diversi e con differenti strategie, rispondono alle esigenze di turisti e visitatori non solo a livello nazionale. Bleexyou, con una nuova app in fase di lancio permette ai turisti di esplorare e scegliere per le proprie vacanze residenze uniche in tutto il mondo, mentre HomeExchange, dalla sua pagina web, offre ai viaggiatori un servizio innovativo che gli consente di “scambiare” facilmente le proprie case o appartamenti, in modo sicuro e senza transazioni finanziarie.
Cosa fa Bleexyou
Aderinola Paolo Gbadebo da molto tempo lavora al continuo miglioramento di Bleexyou, l’innovativo servizio dedicato ai turisti che amano il comfort e non vogliono stressarsi alla ricerca dell’alloggio ideale. Tramite la pagina web, e presto anche da un’app, Bleexyou propone una serie di residenze uniche e alloggi da sogno che l’utente può prenotare direttamente dalla piattaforma in modo sicuro e veloce. A occuparsi della selezione degli alloggi proposti è lo stesso Aderinola Paolo e il suo team. «Viaggio per il mondo, con la mia squadra, alla scoperte di alberghi, hotel e residenze che puntano a offrire al cliente esperienze uniche – spiega l’imprenditore – Siamo un’agenzia di viaggio innovativa che, tramite la piattaforma e, da settembre anche dall’app, offre alloggi da sogno».
Con il suo team di ricercatori e content creator, Bleexyou offre la possibilità di immergersi a 360 gradi in quella che sarà la camera dei sogni. «Abbiamo creato dei tour virtuali grazie ai quali l’utente ha la possibilità di vedere a 360 gradi la camera che preferisce in maniera virtuale – spiega Aderinola Paolo – Tramite la piattaforma riserva la stanza, che può scegliere applicando un filtro sulle camere e non solo in base alla categoria, come le più note piattaforme di booking».
Il team di Bleexyou, sempre in viaggio, è internazionale e dislocato tra Madrid, Londra e l’India. «Bleexyou, nato in UE, ad oggi conta una 30ina di persone nel team. Dal 2021 siamo presenti anche sul mercato arabo, in particolare a Petra, Dubai, Oman, Qwait. Per noi si tratta di un mercato molto interessante sul quale stiamo lavorando e, in futuro, vorremmo spingerci anche nel mercato asiatico, che sta crescendo rapidamente», racconta. La storia di Bleexyou è anche la storia di un team di giovanissimi che non si è mai arreso. Dopo l’apertura, a Londra, nel 2018, a causa del Covid Bleexyou nel 2020 ha dovuto chiudere i battenti, ma non si è dato per vinto. Nel 2021 ha riaperto con nuovo team di esperti e oggi è pronto al lancio dell’app.
Scambio casa con HomeExchange
Per chi all’hotel preferisce vivere esperienze a contatto con la realtà locale, Homexchange rappresenta una valida alternativa alle solite vacanze. Si tratta di una community di scambio case che consente ai viaggiatori di alloggiare nella residenza di un altro iscritto e viceversa, in modo sicuro e senza transazioni finanziarie. «Con 125mila abbonati in 130 paesi, HomeExchange è pensata per i viaggiatori che vogliono godere a pieno le potenzialità del territorio grazie alla disponibilità di chi, in quel territorio, ci vive. Si tratta di un’idea che si basa sulla fiducia reciproca che garantisce alle persone di condividere la propria casa in modo sicuro e senza costi, puntando su un tipo di turismo sostenibile», spiega Isabella Polini del team di HomeExchange.
Già nel 2011 Emmanuel Arnaud, dedito alla causa dello sviluppo sostenibile, e Charles-Edouard Girard, convinto fin dal primo scambio, hanno visto il potenziale dello scambio di case come alternativa alle tradizionali offerte di alloggi commerciali e per questo, nel 2011, hanno fondato GuesttoGuest, ora HomeExchange. La loro startup è cresciuta rapidamente anche grazie all’acquisizione di concorrenti come Itamos, Trampolinn e HomeforHome. Dopo l’acquisizione, nel 2017, di HomeExchange (il suo concorrente americano dell’epoca) e della piattaforma canadese Echangedemaison nel 2018, hanno creato un unico sito integrato, sotto il nome di HomeExchange, per coloro che puntano sull’idea di comunità. «Siamo impegnati anche nella sostenibilità per ridurre l’impronta di carbonio dell’azienda di almeno il 5% all’anno, ma non solo. La nostra ambizione è di andare oltre con la nostra comunità e ridurre l’impronta di carbonio media annua dei membri del 5% all’anno, mettendo la sostenibilità al centro del nostro modello», continua Isabella.
Sottoscrivendo un abbonamento annuale dalla piattaforma o dall’app, è possibile iscriversi a HomeExchange e attivare scambi illimitati in qualsiasi momento dell’anno. «Adesso nel team siamo in 120 e puntiamo ad accelerare la nostra espansione – conclude Isabella – In Italia le regioni più gettonate sono il Lazio, la Toscana, la Lombardia, il Veneto e la Sicilia. Quello italiano è il quarto mercato più importante per HomeExchange e qui vogliamo crescere tanto».