A guidare l’operazione Intesa Sanpaolo con Garanzia Green di SACE. Obiettivo: l’implementazione tecnologica dell’impianto in costruzione ad Agnadello (CR) operativo a partire da settembre del 2024. Gestito attraverso sistemi di AI
Agricola Moderna, tra le imprese pioniere nel mercato italiano dell’agricoltura verticale fondata da Pierluigi Giuliani e Benjamin Franchetti nel 2018, ha incassato un finanziamento di 10 milioni di euro da Intesa Sanpaolo e assistito dalla Garanzia Green di SACE. I capitali consentiranno l’implementazione tecnologica dell’impianto di vertical farming in costruzione ad Agnadello in provincia di Cremona, operativo a partire da settembre del 2024. «Il finanziamento di Intesa Sanpaolo con il supporto della Garanzia Green di SACE è il tassello finale che ci permetterà di completare il nostro progetto di vertical farming ad Agnadello», ha dichiarato Pierluigi Giuliani co-founder di Agricola Moderna. «La fattoria di Agnadello è un nuovo punto di partenza per distribuire i nostri prodotti in tutta Italia. Ma in futuro vogliamo aprirci anche ai mercati internazionali».
L’AI centrale nel nuovo impianto
Il nuovo impianto racchiuderà l’intera filiera produttiva su un’area di circa 9mila metri quadrati di cui 2mila destinati alla coltivazione per una superficie totale di coltivazione, su più livelli, di 11mila mq. La produzione sarà di oltre 900 tonnellate all’anno, in media 2,5 al giorno, di ortaggi a foglia tra insalate teen leaf e aromatiche pronte al consumo. La fattoria di Agnadello rappresenterà un esempio di innovazione del settore agritech dove ricerca e sviluppo sono strumenti imprescindibili per offrire un prodotto di qualità ai consumatori e per ottimizzare i processi produttivi nel rispetto dell’ambiente. L’impianto infatti sarà alimentato al 100% da fonti rinnovabili e automatizzato, tutto sarà realizzato all’interno dello stabilimento: dalla semina al confezionamento dei prodotti, per proporre alimenti freschi e incontaminati.
«Il consumatore sarà il primo a toccare il prodotto. Il nuovo stabilimento avrà migliaia di sensori e sarà gestito attraverso sistemi di AI a cui abbiamo lavorato in questi anni», ha aggiunto Benjamin Franchetti co-founder di Agricola Moderna. Che ha proseguito: «Il nostro obiettivo è di approcciare il mondo agricolo in modo sistematico: perfezionare i processi ed eliminare gli sprechi e la chimica dannosa all’ambiente e all’uomo. Nel sistema agro-alimentare tradizionale, circa un terzo delle risorse alimentari viene sprecata nelle diverse fasi della filiera, produzione, trasformazione, distribuzione e consumo, con conseguenze negative sull’ambiente. In azienda ci impegniamo quotidianamente affinché gli sprechi siano ridotti al minimo lungo tutta la filiera produttiva. Risparmieremo circa il 95% di acqua e di terreno e renderemo il processo sempre più circolare: l’acqua evaporata dalle piante, ad esempio, non verrà sprecata ma analizzata, reintegrata dei sali minerali e reintrodotta nel sistema».
La connessione col territorio
L’innovazione di Agricola Moderna passa anche attraverso l’ambiente lavorativo: 18 collaboratori, quasi tutti under 35, di diverse nazionalità e con professionalità differenti tra agronomi, ingegneri, data analysts e manager. Il 25% dello staff ha conseguito un Dottorato di Ricerca e molti hanno avuto esperienze all’estero, favorendo così un interscambio costante di idee, culture ed esperienze. Il modello di business prevede una forte connessione con il territorio e le comunità locali in cui l’azienda opera per una filiera produttiva e distributiva corta. La Lombardia è solo l’inizio del piano di sviluppo di Agricola che prevede nuove vertical farm non solo in Italia, ma in tutto il mondo.