Rossana Ammaturo sarà tra le speaker dell’evento Unstoppable Women del 9 ottobre a Milano a Le Village. Ha fondato Sample Lover per risolvere un problema legato alle aziende del fashion
Secondo generazione di imprenditori, Rossana Ammaturo è nata e cresciuta nell’ambiente della moda. Classe 1991, con origini napoletane, ha vissuto buona parte dei propri anni formativi altrove. Le scuole nella Svizzera tedesca e poi la laurea in Bocconi, a Milano. «Prima di lanciare l’e-commerce Sample Lover, avevo deciso di tornare a Napoli, per lavorare nell’azienda di famiglia», ci racconta. Arav Fashion è un gruppo che produce capi d’abbigliamento di brand come Silvian Heach, SH e John Richmond. Ammaturo ha così riscontrato uno dei problemi del fashion, legato alle giacenze di magazzino e a quelle montagne di vestiti che spesso finiscono al macero, contribuendo a inquinare l’ambiente. E così, dopo viaggi tra UK e USA, ha voluto importare il modello dei sample sale. «Sono vendite temporanee dell’inventory a prezzi scontati». Facendolo però su una piattaforma e-commerce. Come ogni sabato raccontiamo su StartupItalia il profilo di un Unstoppable Women, una community che si ritroverà a Milano lunedì 9 ottobre per un evento in collaborazione con Eni Joule negli spazi di Le Village. Ammaturo sarà tra le speaker presenti.
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Come spesso accade quando si racconta dell’idea alla base di una startup, tutto è nato da un bisogno/problema. «Nel settore moda il ciclo di vita parte dal retail, a cui segue l’outlet e infine lo stocchista. Tenere capi invenduti in magazzino ha un costo perché l’azienda ci destina tot metri quadri di spazio. Senza contare che i vestiti perdono di valore molto alla svelta, stagione dopo stagione». Da anni si discute dell’impatto che la moda ha sull’ambiente: secondo i dati pubblicati dal Parlamento Europeo la produzione tessile sarebbe responsabile di circa il 20% dell’inquinamento dell’acqua potabile in tutto il mondo, a causa dei processi a cui i prodotti vanno incontro, come la tintura e la finitura. Questo però è in capo alla filiera produttiva, che deve trovare soluzioni a breve e lungo termine. Che fare invece dei vestiti ormai prodotti e invenduti? «Ho viaggiato molto all’estero tra Stati Uniti e Gran Bretagna e in questi Paesi mi ero accorta di quanto fossero diffusi i sample sale». Sono occasioni aperte al pubblico per acquistare vestiti a prezzi scontati. «In Italia esistono attività simili, ma sono spesso organizzate dalle aziende, a porte chiuse e riservate a dipendenti e friends&family. All’estero trovi tutto per strada, dove cammini e incontri un private sale».
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Sample Lover è stato lanciato nel 2021 come e-commerce sul quale gli utenti possono acquistare capi a prezzi scontati. Ha sede a Milano e ha un team di sei persone. La particolarità dei prodotti offerti sta nel fatto che provengono dai magazzini di 300 aziende con cui finora la startup ha collaborato. «Prendiamo l’inventario del magazzino di un’azienda e lo carichiamo sul sito. Solo una volta venduto un capo, l’azienda lo spedisce al cliente, oppure a noi che facciamo da intermediari». Sample Lover si posiziona tra l’outlet e lo stocchista. «Non è facile smaltire un magazzino. Quella che offriamo è un’opportunità per l’azienda, con un margine maggiore rispetto a uno stocchista». Archiviata un’altra edizione della Settimana della Moda a Milano, abbiamo chiesto un commento a Rossana Ammaturo su quanto negli ultimi anni il fashion si sia aperto grazie al digitale. «Senz’altro dà la possibilità di accedere alle sfilate con lo streaming. La condivisione è più democratica. Purtroppo la moda a volte allontana. Io faccio il paragone con il Salone del Mobile a Milano: è un grande evento che dona molto alla città».
Per coinvolgere le persone attorno a un progetto le aziende hanno un sacco di strumenti. Sample Lover, ad esempio, ha puntato sulla newsletter quotidiana a cui è iscritta una community di 40mila persone. Una sfida, che impone alla startup la continua ricerca di contenuti di valore, con offerte e spunti per sentirsi parte di un gruppo che ha passione e attenzione per l’impatto della moda. «Il nostro è un target che mescola millennial e Generazione Z. Nei giovani vedo un bel cambiamento in atto – conclude Rossana Ammaturo – come se stessero portandoci un nuovo modo di approcciare le cose».