Perché diversi founder e investitori israeliani boicottano il Web Summit di Lisbona?

Sono diversi i post su X che hanno scatenato la reazione da parte di imprenditori, founder e investitori israeliani. A pubblicarli è stato Paddy Cosgrave, il Ceo del Web Summit di Lisbona, uno dei più importanti appuntamenti tech a livello globale in calendario nella capitale portoghese dal 13 al 16 novembre. «Sono scioccato dalla retorica e dalle azioni di molti leader e governi occidentali, con l’eccezione in particolare del governo irlandese, che per una volta sta facendo la cosa giusta – ha postato su X Cosgrave -. I crimini di guerra sono crimini di guerra anche se commessi da alleati, e dovrebbero essere denunciati per quello che sono». Il riferimento è all’operazione con cui Israele ha deciso di mettere sotto assedio la Striscia di Gaza per eliminare i vertici di Hamas, l’organizzazione terroristica responsabile della strage del 6 ottobre scorso. A causa di questa dichiarazione (e di altre nei giorni scorsi) diversi protagonisti dell’ecosistema startup israeliano hanno deciso che non parteciperanno al Web Summit.

Quello del Ceo del Web Summit non è stato un commento isolato, ma sembra rispondere a una strategia comunicativa. Sempre su X Cosgrave ha infatti pubblicato un grafico nel quale si mettono a confronto i morti israeliani e i morti palestinesi dal 2008 al 2023 (senza considerare gli ultimi avvenimenti). La crisi ha raggiunto i livelli diplomatici, con l’ambasciatore di Israele a Lisbona che ha scritto al sindaco della città, dicendo che il Paese non parteciperà al Web Summit.

L’organizzazione del Web Summit è al corrente di cancellazioni in corso, ma al momento non se ne conosce l’entità. Secondo TechCrunch le dichiarazioni del Ceo Cosgrave costeranno al brand una crisi non da poco. L’assenza a Lisbona dei rappresenti israeliani significa la perdita di uno degli ecosistemi occidentali più importanti. Bisognerà però attendere i prossimi sviluppi, dato che manca ancora un mese all’appuntamento.