“Business Angel in Italia: l’impatto dell’angel investing” è il report realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance. Il loro ruolo è cresciuto negli ultimi anni
Sono più di 1600 i Business Angel attivi in Italia, il 66% dei quali è iscritto ad almeno uno dei 33 Business Angel Group (BAG) e Business Angel Network (BAN). Tra il 2018 e il 2022 hanno partecipato a più di 120 round di finanziamento, per un ammontare investito di oltre 45 milioni di euro. Sono alcuni dei numeri che inquadrano uno degli attori fondamentali dell’ecosistema dell’innovazione e raccontati dal report “Business Angel in Italia: l’impatto dell’angel investing”, presentato a Milano e realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance.
Business angel: la mappa italiana
Il 70% dei Business Angel in Italia opera nel nord del Paese: in testa la Lombardia con 687 soggetti attivi, seguita dal Piemonte con 240 e dal Lazio con 174; il 94% dei Business Angel mappati ha un titolo di istruzione superiore e il 78% un background imprenditoriale o manageriale; il 66% dei Business Angel è iscritto a un Business Angel Group (BAG) o a un Business Angel Network (BAN), a conferma del ruolo svolto dalle organizzazioni. In tutto sono 17 i Business Angel Group (11 nel Nord-Ovest, 4 nel Nord-Est e 2 nel Centro Italia) e 16 Business Angel Network (7 nel Nord-Ovest, 2 nel Nord-Est, 5 nel Centro Italia e 2 tra Sud e Isole).
Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance, ha commentato così i numeri dello studio: «I Business Angel sono ormai riconosciuti come elementi chiave per l’ottenimento di capitali per sostenere la crescita di piccole e giovani imprese, in particolare dei round seed ed early stage, meno presidiati dai VC tradizionali rispetto ai round d’investimento delle fasi più avanzate». Negli ultimi cinque anni, circa il 10% dei round di investimento completati in Italia ha visto la partecipazione di uno o più BAG/BAN, con oscillazioni dal 9% al 13% del totale, con una crescita progressiva e continua dai 20 round del 2018 che avevano coinvolto BAG o BAN ai 30 del 2022.
Quanto investono
Guardando sempre al periodo 2018-2022, emerge anche che l’ammontare investito in round con la presenza di BAG/BAN ha rappresentato circa il 20% del totale investito in Italia, con oscillazioni dal 6% al 28%. L’ammontare investito in round con la presenza di BAG/BAN ha rappresentato infatti una porzione costantemente crescente del totale investito, passando dai 29 milioni del 2018 (su investimenti complessivi pari a 502 milioni) ai 529 milioni del 2022 (su oltre 1,8 miliardi di investimenti). Quando partecipano a un aumento di capitale, i BAG/BAN coprono mediamente circa il 5% dell’ammontare investito, percentuale che arriva a circa il 10% se si escludono i mega round (pari o superiori a 100 milioni di euro). Per quanto riguarda il numero di round, il report evidenzia come i round seed rappresentino lo stadio di maturità privilegiato dai BAG/BAN.