Lo scorso anno di questi tempi la multinazionale ha mandato a casa 12mila persone. I dati per confrontare periodi (per ora) diversi
A gennaio 2023 su StartupItalia scrivevamo dei licenziamenti annunciati da Google: 12mila persone interrompevano il proprio rapporto di lavoro con la Big Tech guidata da Sundar Pichai. Di lì a qualche settimana si sarebbe compreso che, usando le parole del Ceo di Meta Zuckerberg, «l’anno dell’efficienza» avrebbe significato drastici tagli ai costi e al personale. A gennaio 2024, a giudicare dalle prime notizie che circolano, la situazione non sembra così differente per diverse società tech (come Twitch). Google ha infatti annunciato che licenzierà centinaia di dipendenti attivi nel comparto hardware (sui prodotti Pixel, Nest e Fitbit) e nella unit di Google Assistant.
I dati aggregati sulle Big Tech a livello globale che hanno licenziato finora non suggeriscono che si sia sulla soglia di una riedizione di quanto visto nel 2023. A febbraio dello scorso anno i licenziamenti sono stati oltre 52mila, a maggio più di 55mila; negli ultimi mesi del 2023 si è registrato un tendenziale calo (a dicembre 16mila). Tuttavia in appena 11 giorni dall’inizio del 2024 i licenziamenti hanno sfiorato le 10mila unità. Secondo diversi esperti il ricorso massiccio ai layoff nell’ambito tech è stato fondamentale per mantenere in salute i bilanci delle società, alle prese con una situazione post pandemica e geopolitica molto complessa. Non si sa l’esatta entità dei licenziamenti all’interno di Google (The Verge ipotizza potrebbero essere più di mille le persone a dover fare gli scatoloni). Stiamo comunque parlando di una multinazionale che in tutto il mondo dà lavoro a 190mila persone. Sul fenomeno dei layoff abbiamo pubblicato un dossier che riprende alcune delle principali notizie, con dati, che inquadrano quel che è stato per moltissime aziende il 2023.