Giuseppe Corsaro parla dell’importanza degli strumenti digitali nella didattica e di come formare i docenti sull’utilizzo dei nuovi tool tecnologici
Giuseppe Corsaro, 51 anni, laureato in filosofia, è riuscito a coniugare la sua formazione umanistica con la passione per la tecnologia. E’ stato per tanto tempo un informatico sui generis ed ora che insegna all’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Mascalucia, si definisce un umanista tecnologico. Fondatore nel 2012 del gruppo Facebook Insegnanti 2.0, in poco più di un anno ha raccolto oltre 11mila iscritti. Oggi, torna a parlarci dell’importanza della formazione dei docenti all’uso del digitale a scuola, ricordando il suo intervento sul tema durante l’evento HiTechSchool di Bassano del Grappa dello scorso 11 aprile.
«Il nostro sistema didattico non è al passo con la società e l’economia dell’era digitale. Gli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione non sono pienamente sfruttati nell’istruzione e nei sistemi formativi. Dobbiamo riuscire a colmare il digital divide che sta dividendo di netto l’Europa tra coloro che hanno accesso ad una didattica innovativa technology-based e chi fugge questo nuovo modo di insegnare».
Con queste parole Giuseppe spiega la fase di transizione che la Scuola italiana sta attraversando. Lasciare la “strada vecchia” per quella “nuova” fa sempre timore, ma alcune volte senza il rischio, raccomandato?, non si va avanti. A conferma delle giuste considerazioni di Giuseppe troviamo anche il report del sondaggio Opening Up Education pubblicato a fine settembre 2013 dalla Commissione Europea che esorta gli Stati membri a:
- aiutare le scuole, gli insegnanti e gli studenti ad acquisire competenze digitali e “digital learning methods”
- supportare lo sviluppo e favorire una maggiore disponibilità di OER (Open educational resources)
- stimolare gli insegnanti, gli studenti, le famiglie a cambiare il ruolo delle tecnologie digitali all’interno delle istituzioni educative
La formazione degli insegnanti ricopre un ruolo fondamentale nell’acquisizione e potenziamento delle competenze digitali nel sistema didattico italiano.
In Italia si sente spesso parlare di investimenti a favore nell’innovazione nelle scuole, ma nonostante questo il nostro sistema scolastico resta parecchio indietro se confrontato ad altri in Europa. Giuseppe Corsaro, entrando nel vivo del discorso, si pone le giuste domande:
«Come mai gli interventi fin qui effettuati non hanno prodotto risultati pienamente soddisfacenti? Forse perché non sono stati capillari, ma sporadici e poco sistematici? Sarà colpa delle carenze infrastrutturali e delle dotazioni insufficienti?»
Il Prof. 2.0, anche se l’appellativo “duepuntozero” è una mera etichetta per lui, non vuole parlare di cosa non funziona in Italia. Non ha intenzione di snocciolare tutti i risultati negativi della scuola italiana «Sarebbe un compito troppo facile, quello».
L’obiettivo di Giuseppe è proporre soluzioni e soprattutto motivare il corpo insegnanti cercando di far superare le resistenze e le paure. Devono essere loro, infatti, i protagonisti del cambiamento.
«Siamo noi docenti ad avere la responsabilità maggiore e dobbiamo fare subito qualcosa. Non da soli. Insieme. Dobbiamo darci una mano, e capire l’importanza di superare resistenze e paure. Gli insegnanti devono essere adeguatamente preparati anche dal punto di vista metodologico e non solo tecnico al cambiamento»
E’ importante offrire la giusta formazione ai docenti (prima e durante il servizio) in modo da favorire l’utilizzo di strumenti digitali nei processi di insegnamento ed apprendimento, permettendo ad insegnanti e studenti di lavorare insieme.
E’ vero, ci vuole tempo per innovare il sistema scolastico italiano, ma è ora di rimboccarsi le maniche. Qualche esempio di formazione efficace c’è: Didatec di Indire, Epict, Fare didattica nel web 2.0 di AICA. E poi ci sono docenti come Giuseppe Corsaro che non hanno intenzione di aspettare che la formazione cada dall’alto:
«Qui non si tratta di parlare di me, ma del gruppo Insegnanti 2.0, e dello stimolo all’autoformazione che ci è proprio, grazie anche all’ispirazione reciproca che cerchiamo di trasmetterci a vicenda. Quindi non chiediamoci se si deve fare formazione di questo tipo ma piuttosto chiediamoci come farla bene»
La formazione degli insegnanti all’uso del digitale è una sfida per la scuola e nello stesso tempo rappresenta una grande opportunità di cambiamento. Gli insegnanti hanno un ruolo decisivo, possono davvero fare la differenza.