La nuova pagina del diario di Vittoria Paradisi che ci racconta la Summer School di Dianora Bardi sull’utilizzo di strumenti digitali nella didattica
Continua il mio diario sulla summer school di Impara Digitale all’Itis “Marconi” di Jesi. Ieri, siamo passati alla parte pratica del corso che si focalizza sulla conoscenza del digitale e sulla sua applicazione alla didattica. Alla guida Dianora Bardi, insieme alle sue collaboratrici Aurora Mangiarotti e Marcella Jacono.
Siamo stati divisi in gruppi. Il nostro compito era quello di simulare dei consigli di classe per costruire unità di apprendimento trasversali (che coinvolgono quindi più materie) basate ovviamente sulla competenza digitale. Compito impegnativo? Non per noi. Siamo il livello avanzato, allora aggiungiamo un’ulteriore difficoltà: lavoriamo sui tre ordini di scuola, primaria e secondaria di 1′ e 2’grado…insieme!
Ma torniamo alla domanda iniziale: cosa intendiamo per competenza? Essa si può definire come “ciò che so fare con ciò che so” e potremmo riassumerla in tre parole chiave: responsabilità, autonomia, consapevolezza.
Una volta chiarito ciò, ci mettiamo al lavoro per riempire la griglia di progettazione dell’UdA, appuntando le nostre idee su un muro di condivisione con Padlet, realizzando documenti a più mani con Google drive e caricando poi il lavoro finito sul sito appositamente creato con Google sites. Io sono nel gruppo Prometeo formato, oltre che da me, docente di lettere alla secondaria di 1′ grado, da Silvia, Lucia e Nicoletta maestre prevalenti della scuola primaria, da Francesca e Cristian che insegnano rispettivamente arte e matematica nel mio stesso ordine di scuola, da Luigia, professoressa di greco al Liceo classico e da Antonella docente di diritto alle commerciali.
Ogni gruppo poi espone agli altri la propria Unità di apprendimento e si discute su di essa.
Il bello del lavoro, a mio avviso, sta proprio nel confronto con docenti di materie e di ordini diversi: come declinare le varie competenze? Come presentare uno stesso argomento in modo accattivante a bambini di 6 anni, ragazzini di 12 e ragazzi di 16? Come progettare un prodotto finale in cui tutti diano il proprio contributo? Quali sono gli strumenti digitali più validi da utilizzare per ogni fase dell’attività?
Si discute, si riflette, ci si confronta, si ride, ci si mette in discussione: in definitiva si realizza quanto sia faticosa ma ormai imprescindibile la progettazione per competenze!
di Vittoria Paradisi