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Sembrava si stesse mettendo in posa per un autoscatto, e invece Jack Ma, il fondatore di Alibaba (qui la sua storia)  ha mostrato a tutti come quello che può sembrare un semplice selfie possa trasformarsi in un mezzo di pagamento.

 

Pagare con un sorriso

Il fondatore del colosso dell’e-commerce cinese, che nelle ultime ore ha incontrato il nostro Premier Matteo Renzi a Palazzo Chigi a nove mesi dalla stretta di mano per promuovere il made in Italy su Alibaba (in testa all’articolo una foto scattata e pubblicata su Instagram da Filippo Sensi), sta infatti pensando di lanciare un’opzione chiamata Smile to Pay che permetterà ai consumatori di pagare i loro acquisti con il cellulare scannerizzando il volto. Per presentare il nuovo servizio Jack Ma ha scelto il Cebit, uno dei maggiori appuntamenti al mondo del settore high-tech. Ad inaugurare l’evento, che si svolge ad Hannover, in Germania, è stato proprio il capo di Alibaba che non è stato scelto per caso. La Cina è infatti l’ospite d’onore della manifestazione, dove è arrivata con circa 600 imprese. “I pagamenti via internet sono sempre causa di grossi mal di testa” ha affermato Jack Ma, riferendosi all’utilizzo delle password e alla sicurezza. L’idea di Alibaba arriva in un momento in cui a spingere per la causa dei pagamenti mobili ci sono anche giganti del calibro di Apple , Samsung e Google.

L’integrazione con Alipay

Al momento il progetto di Alibaba è in versione beta in collaborazione con Ant Financial e non c’è ancora una data di uscita e lancio commerciale, ma Jack Ma sembra intenzionato a promuoverlo e farlo diventare la norma per tutti gli utenti del portafoglio digitale Alipay. La biometria sta diventando sempre più l’ambito dei mobile payment in grado di attirare gli investimenti in tecnologia più rilevanti da parte degli attori coinvolti. Cupertino ha da tempo lanciato il suo sistema Touch ID, seguita da Samsung con l’ultimo Galaxy. Altri produttori stanno sperimentando riconoscimento attraverso l’iride, la voce o appunto la scansione del volto. Naturalmente una soluzione non esclude l’altra e l’obiettivo ultimo di ciascuna è rendere le transazioni più immediate e sicure diminuendo il rischio delle tanto temute frodi.

Le critiche

Le prime critiche all’idea di Jack Ma cominciano però ad arrivare: The Verge definisce l’idea di utilizzare il riconoscimento facciale per i pagamenti “orripilante” e ci scherza sopra pubblicando una maschera da usare all’occorrenza o anche una immagine ad alta risoluzione dell’ex amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer. La domanda che si pongono i più scettici infatti è: come si riuscirà a fare capire al sistema di riconoscimento la differenza tra un viso umano vero e proprio e una semplice fotografia? Chissà se Jack Ma riuscirà a dare a breve una risposta convincente.

Articolo scritto in collaborazione con Emanuela Perinetti.